sabato 19 aprile 2014

Oggi parliamo della Rucola e del Pesco...


Rucola: Il suo nome scientifico è Eruca sativa Mill. Mentre nella tradizione popolare viene chiamata Ruchetta, erba ruga, arigòla, aruca, gruritta. E’ una pianta con grandi fiori bianchi o giallastri, con delle venature viola, le foglie sono lobate. Ha un odore forte e piccante, era largamente coltivata nelle regioni Mediterranee dell’Europa e dell’Asia. Ha le stesse utilizzazioni dell’agretto, del ramolaccio e della senape.
Si può trovare ai bordi delle strade e ai margini dei campi, nei luoghi soleggiati, nei seminati nei terreni aridi, viene raccolta a maggio giugno, le radici solo in autunno, le radici vanno essiccate al forno,le foglie si utilizzano fresche. Le foglie si usano come condimento, in quanto regalano  un sapore piccante al preparato.
E’ una pianta depurativa, digestiva, stimolante, tonica. Quando viene utilizzata per preparare un’insalata, non deve mai essere utilizzata da sola, ma sempre insieme ad altri tipi d’insalata. Si dice che sia anche afrodisiaca, quindi una bella insalata in cui ci sia qualche foglia di Rucola, può aiutare una serata romantica a trasformarsi in qualcosa di più piccante!
Viene utilizzata per i capelli, astenia, cure disintossicanti di primavera, impotenza, aerogastria, atonia digestiva, flatulenza, idropisia addominale, scarsità di acido cloridrico, meteorismo, stati di debilitazione generale.
Le quantità sono di 50/100 g. al giorno di succo, in due volte, diluito in brodo vegetale freddo.
Per infuso- 300 g. di acqua bollente, in infusione 30 g. di semi schiacciati, riposare per 25 minuti, poi scolare con un passino.

Pesco- Il suo nome scientifico è Prunus persica o Persica vulgaris Mill. Il pesco non si trova allo stato spontaneo, viene coltivato in Cina da secoli , i cinesi lo eleggono a simbolo di rinnovamento, di giovinezza o amore fugace. Dopo essere stato coltivato in Medio Oriente per un lungo periodo, con le carovane commerciali, arrivò anche in Grecia con i soldati di Alessandro Magno, per poi arrivare successivamente anche in Italia.Parente stretto del susino, venne utilizzato molto presto per le sue capacità medicinali. Oggi è uno degli alberi da frutto più coltivati, in molte varietà. E’ costituita per l’85% da acqua, ricchissima di zuccheri, un buon numero di minerali e vitamine. Quando il frutto è maturo è un frutto energetico, aperitivo e rinfrescante, ben tollerato anche da coloro che hanno uno stomaco molto delicato. Possono esserci persone che presentano allergia alla buccia. Per la bellezza se ne utilizza la polpa come per l’albicocca.Il nocciolo non va’ mai mangiato, in quanto tossico.
Il pesco è antispasmodico, aperitivo, lassativo, rinfrescante, sedativo e vermifugo. Quindi viene utilizzato per l’acufene, parassitosi, pertosse, sonno, stitichezza, tosse, alitosi, sordità, disturbi dell’apparato genito-urinario, gotta.
I fiori e le foglie sono calmanti,purgativi, diuretici, vermifughi e febbrifughi. Per uso esterno possono essere utilizzati per lenire i mal di pancia e le coliche, mentre degli impacchi alle mani e ai piedi, sono utili per alleviare dolori, dermatiti, reumatismi, pruriti e infiammazioni. I fiori e le foglie per le quantità e le modalità d’uso, bisogna farsi consigliare da un medico erborista, in quanto presentano una leggera tossicità, se non utilizzati nel modo giusto. I fiori vanno raccolti quando sono ancora chiusi, le foglie vanno raccolte al principio dell’estate, prima della maturazione dei frutti,essiccate all'ombra o al sole, e conservate in sacchetti di carta.
-Infuso come purgante di foglie- 10 foglie in un litro di acqua calda. Una tazza al mattino.
-Infuso fiori freschi chiusi, purgante e calmante- 5 pizzichi di fiori in un litro di acqua. Mezza tazza al giorno.
-Fiori secchi purgativo,lassativo,calmante- 4/5 pizzichi in un litro di acqua. Una tazza per adulti al giorno, 1 cucchiaio da minestra per i bambini.
-Per impacchi- mezza manciata di fiori e foglie per litro di acqua.
Per quanto riguarda i fiori e le foglie ATTENERSI scrupolosamente alle dosi, PER NON AVERE DISTURBI.

Curiosità con le erbe- Come preparare una pomata per il dolore. Fondere a bagnomaria,  della margarina senza sale circa 1 chilo. Aggiungere della maggiorana essiccata da poco e sminuzzata. Si lascia a bagnomaria per circa mezz'ora, mescolando spesso, chiudere il barattolo. Il giorno seguente scaldate ancora a bagnomaria, per un’altra mezz'ora, filtrate mentre è ancora caldo (senza ustionarvi!). Dividere e conservare in piccoli barattoli, facendo delle frizioni sulla parte dolorante al bisogno.

Diarrea- Bollire per 10 minuti, 10 g. di corteccia di quercia, in 200 g. di acqua. Si filtra e si dolcifica il liquido ottenuto. 1 cucchiaino ogni ora.

Pelle irritata, grassa e con foruncoli- Vaporizzate dell’infuso di bacche di ginepro ( 1 cucchiaino per litro di acqua) sul viso o sulla parte interessata.

Caduta dei capelli -Lasciate macerare delle bacche di ginepro, achillea millefoglie, rosmarino, radice di bardana ( 3 pizzichi per ciascuna in un litro di acqua) e poi massaggiate il cuoio capelluto.

Ricordate che le erbe, come ogni cosa vanno utilizzate con criterio, senza esagerare, in quanto possono avere degli effetti collaterali, anche gravi. Prima di utilizzare un’erba, verificare un’eventuale allergia, mettendo  per 24 ore, all'interno del braccio o dietro l’orecchio, la tisana o il preparato. In caso di reazione, rossori, bollicine non utilizzare. Per i tempi e le modalità d’uso, chiedere consiglio a persona esperta o erborista.

Tutto quello che si fa’ , bisogna farlo sempre con la testa….

PS: La pianta della foto non corrisponde alle piante descritte.


Nessun commento:

Posta un commento