giovedì 14 dicembre 2023

La Luna Piena di Dicembre ...la Luna del Serpente.

Questa luna Piena è una luna che parla di rinascita,guarigione, trasformazione, liberazione.La luna piena ci sarà il giorno 27/12/23 alle ore 00:34 a 04.58 in cancro.Il Serpente che cambia pelle è molto significativo, rappresenta la fine di un ciclo, l'anno vecchio che finisce per lasciare il posto a quello nuovo.
L'energia di questa Luna può essere utilizzata, per cambiare in modo radicale, le nostre abitudini e il nostro modo di pensare. Cambiare la vita attraverso scelte importanti e profonde, creando così un futuro nuovo. Liberarsi di vecchie idee che non ci hanno permesso di evolvere e crescere, tagliare cordoni che ci hanno creato limiti, trasformarsi in quello che si vuole essere. In molte tradizioni il Serpente è sempre stato considerato il simbolo della Fine e del Nuovo inizio, della Morte e della Rinascita, il mistero della capacità di trasformarsi, che ogni energia si porta dentro. Il consiglio di questa energia Lunare è quello di lasciare andare quelle energie e pensieri negativi che ci opprimono, di trasformare stili di vita o un certo modo di vestire, o di proporci all'ambiente immediato. Ci spinge ad affrontare il nuovo con curiosità, speranza e positività. Per quanto riguarda i rituali che vengono eseguiti questa notte, troviamo tutti quelli che operano per allontanare da noi e dalla nostra vita, le persone negative, le chiacchiere, i tradimenti. L'energia di questa luna ci aiuta a portare luce dentro di noi, facendoci trovare soluzioni e risposte.
Le candele che si possono utilizzare questa sera per i rituali sono cinque, tre bianche e due nere e dovranno essere posizionate a formare una stella a cinque punte ( un pentacolo), con la punta rivolta a Nord.
Posizionare la prima candela bianca, sulla punta, e in senso orario continuando con una nera, una bianca,una bianca una nera.                                            
La figura che andremo ad ottenere è la seguente. Una candela bianca in alto, due nere a destra e sinistra, due bianche alla base.
                                                                             
La Luna del Serpente ci difende dall'energia negativa che ci circonda e dal disordine che possiamo vivere conseguente alle negatività.
Ci aiuta ad avere fiducia e speranza in tempi migliori, porta nuove prospettive lavorative, attenzione agli inganni. Il Serpente come simbolo può essere utilizzato in un rito che serve per superare un dolore, una morte o una rottura sentimentale/affettiva. Il materiale occorrente è la foto di un Serpente,due candele Blu, una foto che vi rappresenta e la foto della persona da cui vi siete allontanati. Un contenitore di terracotta, una corda bianca e delle forbici. Il rituale si svolge con la Luna Piena, quindi anche questa sera.
Mettetevi di fronte ad un tavolo rivolti a Nord, al centro la foto del Serpente, In alto accanto al serpente le due candele Blu. Sotto le candele le due foto, una a destra e l'altra a sinistra. La corda sotto il serpente, il vaso sotto la corda nella parte più bassa del tavolo verso di voi. Rilassatevi facendo delle respirazioni profonde, concentratevi eliminando situazioni di disturbo e facendo in modo che non entrino persone o animali nella stanza dove state operando.
Legate le due foto con la corda, accendete le candele Blu. Tagliate il cordino e mettete foto e corda nel contenitore, bruciate il tutto con la fiamma delle due candele. Quando le candele saranno consumate, spargete la cenere al vento. Riponete il materiale restante e ringraziate Dio dell'aiuto che vi darà nel liberarvi dal dolore e dal ricordo.
NB: Non è un rituale di ritorno, non può far tornare una persona lontana. Ma può aiutare a superare il dolore, la sofferenza e l'ansia che una separazione ha creato.

La Tombola e il ...Natale...a Napoli.

Con l'arrivo di Dicembre torna il freddo, con lui l'Inverno. Noi tutti associamo al mese di Dicembre il Natale, questa festa ha molte tradizioni più o meno forti e radicate, secondo il posto dove si vive. Tra le tradizioni più conosciute oltre all'Albero e il Presepe ( per noi cattolici) abbiamo la Tombola. Oggi questo gioco di società viene chiamato Bingo, ma anticamente la Tombola era il nome del gioco che nelle notti di Natale, teneva intorno al tavolo intere famiglie. Si usa giocare con un tabellone che contiene tutti e 90 i numeri, poi ognuno prende delle cartelle su cui sono riportati dei numeri, che all'estrazione di colui che tiene il tabellone vengono segnati tirando giù o su delle finestrelle di plastica. Anticamente non era così, i numeri venivano segnati con i fagioli o le bucce dei mandarini o delle arance, mangiate durante la serata. Ogni cartella ha un costo, tutti i soldi raccolti vengono divisi come premio per le varie vincite ( ambo-terno-quaterna-cinquina e Tombola il premio maggiore!)
Questa sera però voglio raccontarvi come a Napoli e Roma definiscono i vari numeri, oltre ad estrarre il numero come facciamo noi, comuni mortali,  in queste città usano associare frasi e parole, che rallegrano la serata! E per non mandare persa la tradizione, voglio portarle a vostra conoscenza, così magari anche voi a Natale potrete rendere più viva la vostra Tombola...!

Il Numero 1 a Napoli è L'Italia,  il numero 11 e Suricille  il 21 a Femmena annura
il 2 a Piccerella,                             il 12 e Surdate              il 22 o Pazzo
il 3 a Gatta.                                    il 13 è Sant'Antuono     il 23 o Scemo
il 4 o Puorco,                                 il 14 è Mbriacone          il 24 e Guardie
il 5 a Mana,                                    il 15 o Guaglione          il 25 Natale
il 6 Chella che guarda nterra,         il 16 o Culo                   il 26 Nannarella
il 7 O vaso e creta,                         il 17 a Disgrazia            il 27 o Cantaro
il numero 8 a Madonna,                 il 18 O Sango                il 28 e Zizze
il 9 a Discennenza,                 il 19 a Risata                 il 29 o Pate d'è criature
il 10 e Fasule,                il 20 a Festa                   il 30 e Palle d'o' tenente

IL 31 o Patrone e casa            il 41 o Curtiello              il 51 o Ciardino
il 32 o Capitone                      il 42 o Cafè                     il 52 a Mamma
il 33 l'Anne è Cristo                il 43 a Femmena a o barcone  -il 53 o Viecchio
il 34 a Cap'è morte                  il 44 e Cancelle                il 54 o Cappiello
il 35 l'Auciello                         il 45 o Vino buono          il 55 a Museca
il 36 e Naccare                         il 46 è Fasule                   il 56 o Butto
il 37 o Monaco                         il 47 o Muorto                  il 57 o Scartellato
il 38 a' Paliata                           il 48 o Muorto che parla   - il 58  a Mappata
il 39 a Fune'ncanna                   il 49 a Carne                     il 59 e Pile
il 40 a Guallera                         il 50 o Pane                       il 60 o Picciuso

Il 61 o Cacciatore              il 71 l'Ommo è mmerda     il numero 81 è Sciure
il 62 o Muorto acciso - il 72 a Maraviglia     il - 82 a Tavola apparecchiata
il 63 a Sposa                      il 73 o Spitale                     il- 83 o Male tiempo
il 64 a Sciammeria             il 74 a Grotta                       il - 84 a Chiesa
il 65 o Chianto                   il 75 a Pulecenella         il - 85 l'Aneme d'o priatorio
il 66 e Zitelle                      il 76 a Funtana                     il - 86 a Puteca
il 67 o Purpo into à chitarra    - il 77 e Riavulille                  il - 87 è Perucchie
il 68 a Zuppa s'è cotta       - il 78 a Puttana vecchia         il - 88 è Casocavalle
il 69 Comme se mette se mette - il 79 o Mariuolo                   il - 89 a Vecchia
il 70 o Palazzo                      il numero 80 a Vocca           il - 90 a Paura

PS: Ho semplificato la scrittura delle parole per renderle più comprensibili, omettendo gli accenti e gli apostrofi.

 Adesso passiamo alla traduzione in ordine numerico:
Italia -la bambina- la gatta-il maiale- la mano-la cosa che guarda a terra- il vaso- la Madonna- la figliolanza-i fagioli- i topolini- i soldati- S. Antonio- l'ubriaco- il ragazzo- il culo- la disgrazia- il sangue- la risata- la festa- la donna nuda- il matto- lo scemo- le guardie- il Natale- S. Anna- il vaso da notte- le tette- il padre dei bambini- le palle del tenente- il padrone di casa- il capitone- gli anni di Cristo- il teschio- l'uccello- le nacchere- il monaco- le bastonate- la corda al collo- l'ernia- il coltello- il caffè- la donna al balcone- le carceri- il buon vino- i soldi- il morto- il morto che parla- la carne- il pane- il giardino- la mamma- il vecchio- il cappello-la musica- la caduta- il gobbo- il cartoccio- i peli- l'uomo che si lamenta- il cacciatore- il morto ammazzato- la sposa- la marsina- il pianto- le zitelle-il polipo nella chitarra- la minestra pronta- sottosopra- il palazzo- l'uomo meschino- lo stupore-l'ospedale- la grotta- pulcinella- la fontana- i diavoletti- la vecchia prostituta-il ladro- la bocca- i fiori- la tavola imbandita- il maltempo- la chiesa-le anime del purgatorio- la bottega- i pidocchi- i caciocavalli- la vecchia- la paura.

PS: Per chi non volesse utilizzarli nel dialetto Napoletano può usare quelle in Italiano. Possono essere usati anche per associazione con le parole dei Sogni, esempio: Sognate una grotta, il numero sarà il 74 e così via...!
Divertitevi giocando all'Antica...!

La Tombola a...Roma!

A Roma il significato dei numeri...cambia, queste antiche definizioni le ho trovate in un vecchio  libro del 1930. Andiamo a vedere cosa i Romani dicevano quando estraevano i vari numeri:

1 il mondo- 2 il sole-3 la luna- 4 le stelle- 5 l'amore o cupido- 6 la testa del morto- 7 le spade incrociate- 8 il martello- 9 il fiore- 10 la vendemmia- 11 le tenaie- 12 la brocca- 13 il vaso- 14 la prigione- 15 il faro- 16 l'isola deserta- 17 il cane- 18 il cesto- 19 la lanterna- 20 lo stivale-  21 l'anello- 22 il fuoco del camino- 23 il piatto rotto- 24 il granchio- 25 il ventaglio- 26 il grappolo dell'uva- 27 l'albero- 28 la chiave- 29 la griglia- 30 il mostro marino- 31 l'arca- 32 la sirena a due code- 33 la zucca- 34 il pennino- 35 la candela- 36 la sedia- 37 il contadino- 38 i dadi- 39 le forbici- 40 il leone- 41 la tinozza- 42 il libro- 43 la campana- 44 l'arco- 45 il mantice- 46 il compasso- 47 posto di guardia- 48 la coppa- 49 il panettiere- 50 il cavallo- 51 la sega del falegname- 52 la ruota- 53 la scarpa coi lacci- 54 il taglialegna- 55 il cuore- 56 la botte- 57 il drago- 58 l'ascia- 59 la cipolla- 60 la stella dei venti- 61 gli occhiali- 62 lo scorpione- 63 la scopa- 64 il falegname- 65 il mostro a due teste- 66 il giardino-67 la gabbia- 68 il gallo- 69 la bilancia- 70 la corona- 71 la volpe- 72 il pesce- 73 il ponte- 74 il pavone- 75 la fontana- 76 la civetta- 77 la pianta- 78 il quadro- 79 la serratura- 80 la scarpa- 81 il violino- 82 l'armonica- 83 la gallina- 84 l'abete o il cimitero- 85 il coniglio- 86 la pigna- 87 il rospo- 88 il prete- 89 il pozzo- 90 la gondola.

PS: Anche queste definizioni possono essere usate, sia per la Tombola che per i sogni. E' normale che i Romani invece di dire il , dicevano er cane, er gatto...ecc.

Il Natale nella tradizione contadina...nel centro Italia!

Il Natale da sempre è una tradizione religiosa, che oltre a ricordare la nascita di Gesù ci parla di momenti passati sereni e piacevoli in famiglia. La sera della Vigilia i contadini del centro Italia,  si riunivano a casa del parente più anziano,per mangiare i piatti della vigilia: spaghetti con tonno e alici, anguilla marinata, baccalà,zucca fritta in padella, frittelle,cavolfiori lessi o panati, tutti i dolci fatti in casa in modo particolare dolci con le mele.
I contadini più poveri durante tutto l'anno mangiavano polenta e focacce, la polenta veniva preparata utilizzando le erbe del prato o dell'orto, questa veniva cotta sopra una pietra all'interno del camino. L'alimento che più segnalava che era Natale, era il pane bianco, che veniva preparato con la farina bianca di grano, solo per questa festa.
Esisteva un proverbio che diceva:" Natale con il sole,Pasqua con la pioggia" , ad indicare che se nel periodo natalizio ci sarebbe stato il sole, a Pasqua il freddo avrebbe fatto la sua comparsa,la pioggia avrebbe picchiato forte e il camino sarebbe stato acceso. Qualche volta anche la Neve non sarebbe mancata! Il Natale con il sole non era un buon presagio!
Un'altra usanza che veniva eseguita, per conoscere come sarebbero stati i dodici mesi dell'anno nuovo.Venivano messi nei dodici giorni prima del Natale,fuori dalla finestra, 12 spicchi di cipolla con un chicco di sale, dall'umidità sopra ogni spicchio si poteva prevedere il buono o cattivo tempo. Oltre ad una forte componente religiosa, i contadini associavano al Natale anche tradizioni magiche. La notte di Natale "le vecchie" insegnavano a chi non le conosceva,le orazioni che aiutavano l'uomo a liberarsi dal malocchio o dal male fisico. I nove giorni prima del Natale i Zampognari, giravano per i paesi segnando le porte con un gesso, segno che avrebbe indicato loro, dove avrebbero dovuto fermarsi a suonare la notte magica! Essere scelti era di buon augurio, ai zampognari veniva regalato ogni ben di Dio, quasi a propiziare la buona sorte per tutto l'anno nuovo. I zampognari si muovevano a coppia, uno suonando la zampogna,l'altro il piffero, strumenti semplici ma che più di altri aprono il cuore al Natale. Ieri a Roma ho incontrato due zampognari, che ho fermato e a cui ho regalato degli spiccioli, niente riesce ad emozionarmi come i zampognari! Quando li vedo è...Natale! E poi questa cosa della buona sorte me la porto dentro da quando ero piccola...Magia! I zampognari sono maghi del cuore, senza di loro non sarebbe ...uguale. Loro in cambio mi hanno regalato una specie di "santino" che li rappresenta, dietro ho trovato questa scritta:
" Dai monti d'Itri, in tutte le città
la zampogna Augura a voi pace e bontà,
salute e pane e vino
a volontà,
iatture mai nessuna
e tanta assai fortuna!"
I zampognari dei contadini usavano suonare un canto natalizio che diceva:
" La notte di Natale è festa Santa
è nato un bambinello
alla capanna.
Quando la Madonna tesseva i suoi vestiti,
quattro Angeli la stoffa tenevano,
uno la Magia regalava
uno la spola teneva,
gli altri due fili aggiungevano muovendo il telaio."

Altra storia che viene raccontata dai contadini...la notte quando si andava alla Messa della Natività, non bisognava attingere le dita nell'acqua santa. Perché si diceva che in quella notte, nell'acqua santa, ci si potevano trovare dei spilli, messi da qualcuno di poco piacevole, che avrebbero trasformato una donna in una strega, un' uomo in un lupo mannaro, se solo le dita li avessero toccati!
Nelle case si metteva a bruciare nel camino un grosso ciocco di legna, se rilasciava vapore era segno che qualcuno stava parlando male della famiglia. Così le donne buttavano sopra il ciocco del sale grosso, dicendo:
" Via via le lingue cattive!"
Altra canzoncina Natalizia cantata in questa notte diceva:
" La  notte di Natale è Festa Santa,
Gesù Bambino è nato alla capanna!
Venite festanti voi Pastori, a rendere più buoni i vostri Cuori!"

Le mamme invece usavano cantare ai loro bambini una ninna nanna che diceva così:
"Ride tutto felice il Bambinello
rosso e rosa come una mela.
la Mamma Maria, lo guardava e gli diceva;
-E' ora di dormire, che il tempo di ridere deve venire!"
Ma il bimbo non ha sonno,
la culla è bella, fatta di fiori e frutti!
col piede cullava, cullava per farlo dormire.
Nel suo cuore, Mamma Maria, pensava:
-la stalla è brutta e gelata, questa è la verità...
ma il bue e l'asinello lo scalderan...
il cuore di mamma ti amerà!
Ma il piccolo Gesù non ascoltava
seguitava a ridere e a far rumore,
con quella sua piccola manina toccava gli Angeli,
con i suoi occhi guardava il cielo!
Perché in mezzo agli angeli e alle stelle stava suo Padre,
sulla terra un uomo e una donna, che con il loro Amore...
lo cullavano e scaldavano...
in una notte fredda..."