giovedì 14 dicembre 2023

Il Natale nella tradizione contadina...nel centro Italia!

Il Natale da sempre è una tradizione religiosa, che oltre a ricordare la nascita di Gesù ci parla di momenti passati sereni e piacevoli in famiglia. La sera della Vigilia i contadini del centro Italia,  si riunivano a casa del parente più anziano,per mangiare i piatti della vigilia: spaghetti con tonno e alici, anguilla marinata, baccalà,zucca fritta in padella, frittelle,cavolfiori lessi o panati, tutti i dolci fatti in casa in modo particolare dolci con le mele.
I contadini più poveri durante tutto l'anno mangiavano polenta e focacce, la polenta veniva preparata utilizzando le erbe del prato o dell'orto, questa veniva cotta sopra una pietra all'interno del camino. L'alimento che più segnalava che era Natale, era il pane bianco, che veniva preparato con la farina bianca di grano, solo per questa festa.
Esisteva un proverbio che diceva:" Natale con il sole,Pasqua con la pioggia" , ad indicare che se nel periodo natalizio ci sarebbe stato il sole, a Pasqua il freddo avrebbe fatto la sua comparsa,la pioggia avrebbe picchiato forte e il camino sarebbe stato acceso. Qualche volta anche la Neve non sarebbe mancata! Il Natale con il sole non era un buon presagio!
Un'altra usanza che veniva eseguita, per conoscere come sarebbero stati i dodici mesi dell'anno nuovo.Venivano messi nei dodici giorni prima del Natale,fuori dalla finestra, 12 spicchi di cipolla con un chicco di sale, dall'umidità sopra ogni spicchio si poteva prevedere il buono o cattivo tempo. Oltre ad una forte componente religiosa, i contadini associavano al Natale anche tradizioni magiche. La notte di Natale "le vecchie" insegnavano a chi non le conosceva,le orazioni che aiutavano l'uomo a liberarsi dal malocchio o dal male fisico. I nove giorni prima del Natale i Zampognari, giravano per i paesi segnando le porte con un gesso, segno che avrebbe indicato loro, dove avrebbero dovuto fermarsi a suonare la notte magica! Essere scelti era di buon augurio, ai zampognari veniva regalato ogni ben di Dio, quasi a propiziare la buona sorte per tutto l'anno nuovo. I zampognari si muovevano a coppia, uno suonando la zampogna,l'altro il piffero, strumenti semplici ma che più di altri aprono il cuore al Natale. Ieri a Roma ho incontrato due zampognari, che ho fermato e a cui ho regalato degli spiccioli, niente riesce ad emozionarmi come i zampognari! Quando li vedo è...Natale! E poi questa cosa della buona sorte me la porto dentro da quando ero piccola...Magia! I zampognari sono maghi del cuore, senza di loro non sarebbe ...uguale. Loro in cambio mi hanno regalato una specie di "santino" che li rappresenta, dietro ho trovato questa scritta:
" Dai monti d'Itri, in tutte le città
la zampogna Augura a voi pace e bontà,
salute e pane e vino
a volontà,
iatture mai nessuna
e tanta assai fortuna!"
I zampognari dei contadini usavano suonare un canto natalizio che diceva:
" La notte di Natale è festa Santa
è nato un bambinello
alla capanna.
Quando la Madonna tesseva i suoi vestiti,
quattro Angeli la stoffa tenevano,
uno la Magia regalava
uno la spola teneva,
gli altri due fili aggiungevano muovendo il telaio."

Altra storia che viene raccontata dai contadini...la notte quando si andava alla Messa della Natività, non bisognava attingere le dita nell'acqua santa. Perché si diceva che in quella notte, nell'acqua santa, ci si potevano trovare dei spilli, messi da qualcuno di poco piacevole, che avrebbero trasformato una donna in una strega, un' uomo in un lupo mannaro, se solo le dita li avessero toccati!
Nelle case si metteva a bruciare nel camino un grosso ciocco di legna, se rilasciava vapore era segno che qualcuno stava parlando male della famiglia. Così le donne buttavano sopra il ciocco del sale grosso, dicendo:
" Via via le lingue cattive!"
Altra canzoncina Natalizia cantata in questa notte diceva:
" La  notte di Natale è Festa Santa,
Gesù Bambino è nato alla capanna!
Venite festanti voi Pastori, a rendere più buoni i vostri Cuori!"

Le mamme invece usavano cantare ai loro bambini una ninna nanna che diceva così:
"Ride tutto felice il Bambinello
rosso e rosa come una mela.
la Mamma Maria, lo guardava e gli diceva;
-E' ora di dormire, che il tempo di ridere deve venire!"
Ma il bimbo non ha sonno,
la culla è bella, fatta di fiori e frutti!
col piede cullava, cullava per farlo dormire.
Nel suo cuore, Mamma Maria, pensava:
-la stalla è brutta e gelata, questa è la verità...
ma il bue e l'asinello lo scalderan...
il cuore di mamma ti amerà!
Ma il piccolo Gesù non ascoltava
seguitava a ridere e a far rumore,
con quella sua piccola manina toccava gli Angeli,
con i suoi occhi guardava il cielo!
Perché in mezzo agli angeli e alle stelle stava suo Padre,
sulla terra un uomo e una donna, che con il loro Amore...
lo cullavano e scaldavano...
in una notte fredda..."

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