martedì 7 maggio 2024

Contro il Malocchio...le vecchie della Ciociaria...


Il luogo in cui ho trovato la tradizione molto forte del malocchio e di come toglierlo, è vari paesi che dolcemente vivono sulle colline splendide di questi luoghi, ho conosciuto molte donne, maggiormente di una certa età, che conoscono il malocchio, ma anche vari procedimenti per toglierlo. Girando qua e là , sono venuta a conoscenza dei più svariati e strani modi per “pulire” una persona e la sua anima da ogni male.
A Fermentino contro il malocchio si usa dire la seguente preghiera:
“ Chisti so du occhi
C’au fatti gli malocchi
Dui tu fau catè, dui tu fau rizzà.
In nome della Santissima Trinità
Chisti malocchi su nu vau ‘n Santità.
In nome della Vergine Maria
Chisti malocchi vadunu via.
In nome di S. Giovanni
E di S. Liberatore
Alla calata dugli solu
Se ne vada via chistu duloru”.

Ho voluto lasciarla  nel dialetto originale, perché ho sempre pensato che uno scongiuro ha più potere, se si mantiene nella lingua di coloro che lo hanno creato, in Italiano non avrebbe lo stesso potere…
E poi ho sempre amato i dialetti…e da noi ce ne sono a migliaia.
A Colfelice  dicono il seguente scongiuro:
“ Tre occhi mi videro
Tre occhi mi guardarono
Tre occhi mi ammalocchiarono
Tre santi e Dio mi aiutarono
Con Gloria al Padre, Figlio e Spirito Santo”.
Questa bisogna ripeterla, quattro volte, buttando quattro chicchi di grano ogni volta in un piatto, pieno di acqua. Se è presente il malocchio, si formeranno delle bollicine vicino al grano.

Ad Amareno e Fermentino:
“Segni la tempia, segni la fronte
Tu segni l’occhi, segni la uocca  (bocca)
Si so malocchi du mala gente
Cu ietta gli àffiti accome a serpente, (affiti-sibili)
Si è che ‘nnudo, si è fattura (se è qualche nodo,)
Si è malannu du curpuratura
Je chiedo alla Madonna i a S. Damiano
Cu stu dolore passi a ‘stu cristiano,
i pù ‘l potere cù mù dà ‘l Signore
je  t’ordino da gnirtunu, dolore   (gnirtunu- andartene)
Je chiedo a S. Michele i a S. Redento
Cu ‘stu dolore su gli porti ‘l vento”.

Sono contenta che in ogni parte del mondo vi siano persone che mantengono vive le tradizioni. Queste sono la forza di ogni popolo, qualche volta figlie della superstizione e dell’ignoranza, ma per i giovani sarebbe importante, comunque sapere, da dove veniamo…per sapere dove stiamo andando…
La tradizione è parte essenziale della radice di questo albero chiamato uomo, senza radici un albero traballa…

E noi stiamo traballando…I nostri giovani hanno bisogno di conoscere in modo più chiaro, di chi e cosa sono figli, allora creeremo uomini più forti e sicuri di loro stessi. Un bagaglio ricco di passato per dirigersi verso il futuro con piedi più saldi a terra…Allora la tradizione non è più superstizione e limite…ma diviene certezza e…casa. Tutti noi abbiamo bisogno di sapere che nella nostra anima esiste un posto…dove poter tornare. Certi che lo troveremo sempre lì…ad accoglierci…

Le Fate...i Gnomi e altri esseri...

Sono conosciute con questo nome alcune materializzazioni di piccole,minuscole figure. Il primo a parlarne fu' Sir Arthur Conan Doyle, nel 1920, in una rivista, la notte di Natale. Raccontò di due bambine, dello Yorkshire, Elsie Wright e Frances Griffith, che normalmente giocavano con piccoli esseri alti, o con buffi vecchietti che poi vennero riconosciuti, essere gnomi. Gli venne regalata una macchina fotografica, con cui riuscirono anche a fotografarle. Le fotografie vennero analizzate da esperti che dichiararono essere reali, non rivelarono tracce di manipolazione. Altro caso molto interessante fu' quello della medium Eva Carriere,che il 21 maggio del 1921, durante una seduta materializzò, una bellissima donnina vestita solo dei suoi lunghi capelli, alta 20 centimetri che per qualche tempo fece voli acrobatici, tra lo stupore dei testimoni e della medium stessa. Nel 1928 a Winnipeg, nel Canada, Glen Hamilton, fece un'esperimento con una medium spontanea, Mary M, Che ottenne materializzazioni di piccoli volti umani tra i quali uno, che venne fotografato, dotato di ali. A Washington, Hereward Carrington,con la medium Ada Bessenet, durante una seduta videro prendere forme una piccola figura di circa 30 centimetri, avvolta in un manto svolazzante, che danzò per qualche tempo sopra il tavolo. Si conoscono pochi casi, ( tra quelli raccontati!) di fate che si mettono in contatto con gli uomini. Gli spiritisti sostengono che le fatine e gli gnomi non sono personalità disincarnate, ma veri e propri esseri di un'altra dimensione, esseri Elementali come vengono definiti. Di questo gruppo fanno parte anche gli Gnomi collegati all'elemento Terra, che si dice facciano la guardia alla Pentola d'Oro alla fine dell'arcobaleno. Che proteggono i spazzi verdi e le nostre case. Le Ondine piccole Sirene che abiterebbero i corsi d'Acqua e le Sorgenti, infine le Salamandre piccoli esseri tutelari del Fuoco che si coprirebbero con la pelle delle salamandre , camuffandosi. Le Fate sarebbero quindi esseri collegati all'Aria, per questo avrebbero le ali. Raccontano le leggende, che la regina delle Fate sia una bellissima creatura, che spesso si innamora degli uomini, da cui si fa raccontare fiabe e storie, il malcapitato che non sia all'altezza viene imprigionato in una sfera di vetro, senza sogni da cui non farà mai più ritorno. 
Forse tutti questi piccoli esseri fanno solo parte della leggenda e della fantasia...ma io amo pensare che esistano veramente...e che si muovano intorno a noi a volte proteggendoci altre facendoci i ....dispetti. Una volta una persona mi disse che le Fate raccolgono le lacrime degli uomini in piccole ampolline di vetro, perché non vadano perse.Dichiarando le lacrime sacre...! E quando la stessa persona scoppia in una grande risata...di cuore, di quelle che fanno lacrimare gli occhi. Tutte le ampolline si disintegrano...perché il vero tesoro è nel sorriso, non nel pianto!...Queste parole mi sono rimaste nel cuore...come incise...perché a dirmele fu' proprio ...una Fata!! Ma questa è un'altra storia....

Come gli uomini impararono la Magia...

Esistono molte storie riguardo al dono, che la Divinità fece agli uomini, di apprendere le Arti Magiche. La più bella è quella descritta da Enoche, che dice:"
Quando la Divinità creò la vita, gli Angeli del cielo scesero sulla terra per amare le donne. I primi figli che vennero fuori da questa fusione di Divino e Terreno, furono creature di una bellezza straordinaria. Gli Angeli videro queste nuove donne semi-divine e se ne innamorarono follemente. Una parte di questi Angeli decise di scendere sulla terra  e di restare qui', Allora il capo Samyasa disse loro che non erano abbastanza valorosi per compiere questa impresa, quindi la responsabilità sarebbe caduta su di lui. Loro risposero che non si sarebbero mai pentiti di aver lasciato il Cielo. Duecento Angeli scesero sul monte Armon che da quel momento prese proprio questo nome il cui significato è proprio "montagna del Giuramento". Gli Angeli caduti sulla terra si sposarono con le donne,convissero con loro e generarono figli, insegnando loro ogni tipo di Conoscenza, tra cui le scienze magiche, gli incantamenti,le virtù delle piante e l'astrologia. Amazarac i segreti della magia e degli incantesimi, Barkaial fu' maestro di astrologia, Akibeel i segni della Cabala. Azaradel i movimenti, gli aspetti della Luna e l'influenza che esercita su tutte le cose. Dio perdono' l'atto ribelle in merito alle loro virtù e alla fedeltà che loro gli dimostrarono. Così le donne condivisero con tutti gli altri la loro conoscenza, in questo modo la magia si sparse per tutta la terra...
Un'altra storia molto interessante e simbolica è quella che racconta che Adamo ebbe tre figli, Caino Abele e Set. Caino è il simbolo della forza bruta e della violenza. Abele rappresenta la dolcezza, l'ubbidienza e il pensiero lucido. Non riuscendo a mettersi d'accordo uno dei due morì, ucciso dal fratello. Così l'eredità di Abele passò a Set, che essendo un Giusto, offrì ogni cosa  al Dio Supremo. Così Dio gli aprì le porte del Paradiso da cui i suoi genitori erano stati scacciati a causa del Peccato Originale. Set rappresenta quindi il primo atto di iniziazione, entrando nel paradiso Set ricevette dal Guardiano Cherubino, Tre Semi  degli Alberi della Vita e della Scienza. Alla morte di Adamo, Set seguendo le indicazioni dell'Angelo Guardiano, introdusse nella bocca del padre, i tre semi, come pegno,promessa di vita Eterna. I rami che spuntarono dai tre semi, formarono il roveto che ardeva senza consumarsi, entro cui apparve Dio a Mosè sotto forma di fiamma e a cui rivelò il suo nome.
Il significato del nome di Dio che non può essere pronunciato, significa:- Io sono quello che è stato,quello che è,quello che sarà.
Quando Dio scomparve alla vista di Mosè, questo prese il triplice ramo e costruì la sua bacchetta magica. Questa bacchetta non cessò mai di vivere e fiorire, fu ripiantata da Re Davide, sul monte Sion, da cui crebbe un gigantesco albero , dal cui legno sarebbe stata fatta la croce su cui sarebbe morto il Messia. 

Così io Enoche, ho voluto rappresentare sulla terra l'Albero Sacro, facendo dei suoi rami due Colonne messe di fronte al Tempio,rivestendole di bronzo a cui ho dato il nome di Jakin e Bohas, a simboleggiare il giorno e la notte, il bene e il male, l'Angelo e il demone. Il terzo tronco lo misi sul frontespizio della porta, perché impedisse alle persone impure di entrare. 
Dopo la morte del Re, i leviti tolsero il tronco che serviva da protezione al tempio e lo gettarono nelle acque. Un'Angelo celeste agitò le acque, perché il Tronco restasse a galla e gli uomini non lo perdessero.             L'Albero di Re Salomone era quello della vera Sapienza. L'Ignoranza del popolo era grande e così non compresero e il tronco affondò. Dopo molto tempo dovendo Gesù entrare in Gerusalemme, venne pulita la piscina e il tronco ritrovato, ma i comuni mortali non seppero leggere e riconoscere il Dono, così l'albero venne gettato come un ponte sul torrente Cedron. Su questo ponte transito Gesù dopo la cattura nell'Orto degli ulivi, su quel ponte venne spinto dalla folla inferocita che lo voleva morto. Dovendo preparare la croce per il supplizio, venne preso questo legno dove sarebbe stato ucciso il Redentore del Mondo.Questa bellissima storia, ricca di simboli e significati, racconta tutta la tradizione della Cabala e i veri Segreti Iniziatici che vennero insegnati da S. Giovanni il Battista e Re Salomone...

 La Magia arrivò agli uomini...dal cielo.
La Magia non ha colore, non esiste un colore per la Magia, ma prende vita ed energia dall'uso che se ne fa'...quindi se l'operatore la usa per scopi malefici diviene Nera, per scopi benefici Bianca, per scopi energetici-sessuali-amorosi Rossa...e così via. La Magia è un grande Dono ma per pochi, solo per coloro che potranno entrare nel Tempio...Puri di Cuore e ricchi della Vera Sapienza...