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domenica 4 novembre 2012

Il Significato simbolico di alcune piante nella Tradizione.

A volte si regalano delle piante senza conoscerne il significato, altre volte le mettiamo  nel nostro giardino senza sapere che tipo di energia ci andiamo a mettere in casa. Così oggi mi sono ricordata di quando un mio amico giardiniere mi spiegava  il significato delle piante e di quanto mi siano tornate utili queste informazioni ogni volta che dovevo regalare una pianta per un compleanno o per una festa. Questo mio amico aveva la sua attività in Ciociaria, così i signifcati delle piante vengono dalla cultura di questa antica zona del Lazio, lui a sua volta li aveva appresi dai suoi nonni. Così oggi faremo in modo che il tempo non cancelli  questo antico sapere, perchè solo curando le radici  di un albero, possiamo fare in modo che questo stia in piedi e in salute. La nostra società e i nostri giovani hanno bisogno di conoscere le "storie" dei nostri nonni, per poter essere persone e nonni speciali a loro volta. Solo conoscendo il passato si può costruire il futuro, non mandando perdute le tradizioni si creano persone più ricche interiormente.

E ora andiamo a vedere quali significati avevano alcune piante per i nonni della Ciociaria:

Abete- simbolo della felicità infinita. Acanto- simbolo delle arti Aconito- simbolo dei maghi e delle streghe Alloro- della vittoria e della gloria Betulla- della potenza femminile Canna di palude- del diavolo Ciliegio- della serenità familiare Cipresso- della tristezza, resurrezione, immortalità Corbezzolo- della fortuna per i bambini Digitale- dell'amore passionale Erica- della fortuna e della solitudine Fico- della fecondità Frassino- della manna Garofano- del successo raggiunto Gelsomino- dell'amabilità Glicine- della vegenza Issopo- della purificazione Lavanda- della freschezza Malva- della maternità e della dolcezza Melograno- della fecondità Mirto- del desiderio sessuale Mughetto- della felicità ritrovata Nocciolo- dei maghi e del dio dei boschi Noce- funesto Olivo- della pace e della purificazone Ortica- della lussuria Papavero- del sonno Pervinca- della verginità Pino- della continuità e della nobiltà Quercia- della forza Rosa- della bellezza Rosmarino- del conforto Ruta- della bontà Salice- della malinconia e del pianto Salvia- della vita Sedano- dello stimolo al fare Tasso- della morte Tiglio- dell'amore coniugale e della fedeltà Verbena- dell'incantesimo Viola-della modestia e della purezza Vischio- della fierezza e della fertilità.
Le mie radici sono Umbre e Toscane, ma voglio ringraziare tutte le tradizioni di ogni parte del mondo, perchè regalano ad ognuno di noi un po' di più...
E ogni volta che veniamo in  contatto con qualcosa di "antico", il nostro cuore si colora un po' di più...
Non dimenticatelo mai...

lunedì 22 ottobre 2012

La Carota e la Malva.


Oggi parleremo di due elementi che possono trovarsi facilmente nelle nostre case, o che comunque possono essere facilmente reperiti in quanto hanno dei costi molto contenuti. La Malva con i suoi fiori violacei- rosa e la Carota, quest'ultima non è un'erba ma è comunque parte di quel mondo straordinario che è Madre Natura, che ci permette di tenere in ottima forma, in modo semplice  il nostro corpo e la nostra mente.

La Carota- La carota selvatica è una delle piante più diffuse nel mondo antico, la sottospecie commestibile, viene coltivata in Europa da circa 2000 anni, dopo essere stata selezionata in Asia centrale. Per un lungo periodo venne preferita a lei la rapa e la pastinaca. nel Rinascimento iniziò ad essere apprezzata per raggiungere il suo culmine all'inizio del XIX secolo. La fitoterapia usa la sua radice fresca della specie coltivata, che deve il suo colore  aranciato  all'alto contenuto di Carotene, che il corpo umano trasforma in vitamina A. Oltre a questa contiene vitamina B1- B2- PP- B5- B6- D- E molti oligominerali, protidi e pochi lipidi. Quindi è un alimento molto salutare. E' una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Ombrellifere. Si dice che renda affabile chi se ne ciba, faccia diventare belle le donne e dia a loro gambe in piena forma. Cruda, grattugiata o come succo, è indicata per bambini- adolescenti- convalescenti, donne incinte e anziani. La polpa fresca usata come cataplasma è emoliente e cicatrizzante, come maschera di bellezza tonifica e nutre la pelle. Viene consigliata in tutti i stati di debolezza, anemia o malattie da carenze vitaminiche. Utile per la vista e in tutti quei casi dove bisogna migliorare la capacità visiva, tipo per gli automobilisti, aviatori e marinai, o anche semplicemente per coloro che sono miopi. Diuretica, emolliente fortemente vermifuga, ma potremo consumarla anche quando il fegato non funziona bene. Non buttare via le foglie e i gambi, dopo averli ben lavati possono essere utilizzati  per aumentare il valore nutritivo delle minestre. Il decotto e gli sciacqui hanno una forte azione antisettica per il cavo orale. Il suo nome scientifico è Daucus Carota L. è una pianta biennale dai fusti eretti e pelosi i fiori si raggruppano in ombrelle di colore bianco - rosato o purpureo.
La carota ha più virtù se viene consumata cruda in quanto conserva le vitamine. Quando però viene cotta, passata e leggermente salata può essere molto efficace contro le diarree dei bambini eliminando per un certo periodo il latte, per poi tornare progressivamente all'alimentazione normale.
Il succo fresco, una dose di circa uno o due bicchieri al giorno, con un po' di miele o qualche goccia di limone è un ottimo rimedio contro i mali di gola, o quando ci si sente poco in forma.
Possono essere fatti degli impiastri schiacciando la carota e applicandola  sotto una garzina, sopra scottature o eczemi: ripetere per diverse volte al giorno.
Ritenzione urinaria- un litro di acqua dove si aggiungono 30 g. di  carote. Si toglie dal fuoco, si filtra, si lascia raffreddare, 3 tazze al giorno dopo i pasti.
Avitaminosi- si gratta o si passa una carota cruda, si aggiunge olio o succo di limone.

La Malva- Il suo nome scentifico è Malva Silvestris L. Si riconosce per i suoi fiori con 5 petali distanziati, rosa o violacei e si trova in terreni molto azotati. Dall'VIII secolo a.C. iniziò ad essere usata come alimento e rimedio medicamentoso. Se ne mangiavano i germogli e si dice che Cicerone ne consumasse in grandi quantità. E secondo Plinio un bicchiere del suo succo evitava malesseri per tutto il giorno. I Pitagorici la consideravano una pianta sacra, che liberava gli uomini dalle passioni. La Malva rientra nella composizione della tisana dei quattro fiori, che viene composta con sette piante- rosolaccio, farfara, piede di gatto, verbasco, altea, viola mammola. Contiene Mucillaggini, antocianina, olio essenziale, tennino, vitamina A- B1- B2- C. Biennale o perenne, con fusto eretto e foglie di colore scuro e peli ruvidi, fiorisce in Primavera e in Estate. Le foglie si raccolgono in Estate, più tardi  le Radici, mentre i Fiori da Aprile a Ottobre. Le radici vanno essiccate al sole o al forno, le foglie e i fiori si devono far essiccare al riparo dai raggi solari e conservati in vaso di vetro. Nei tempi antichi le nostre nonne andavano a malva, per preparare grandi minestroni, questa era particolarmente indicata per anziani e bambini, ma anche agli altri non è che facesse male. Le sue foglie venivano utilizzate come contorno per la carne, lessate come gli spinaci. La Malva è un'ottima pianta per curare le infiammazioni, la sonnolenza, mal di testa, disturbi renali, è calmante e facilita l'eliminazione di ogni genere di tossine. Ottima per il mal di stomaco, tosse, raffreddore, bronchite, morbillo e scarlattina. Ma questa pianta è da sempre usata per la stitichezza e le infiammazioni degli organi genitali. La radice di Malva può essere data da masticare ai bambini per proteggerli dalle malattie infettive e per rinforzare le gengive, facendo attenzione che non vengano staccati pezzi che possano soffocarlo, controllando ogni tanto la radice stessa. La radice è un ottimo dentrificio per gli adulti e protegge dalle afte alla bocca. Per uso esterno può essere utile per pruriti della pelle, per eliminare foruncoli e ascessi, gotta e reumatismi. Come detergente della pelle aiuta a risolvere problemi di impurità, acne, couperose, macchie scure dell'età.
Tosse, raffreddore, bronchite- 15 pizzichi di fiori o 20 foglie o 30 di radici pestate, oppure 20 di miscela delle tre parti, in un litro di acqua. 3/4 tazze al giorno.
Per infiammazioni apparato digerente- stesse dosi come sopra.
Bagni mani e piedi-enteriti, coliche renali, vertiggini, una manciata di pianta intera per litro di acqua.
Scottature, punture insetti, acne, eruzioni della pelle, faringiti, vaginiti- Una manciata di pianta intera per litro di acqua. (uso esterno)
Dentifricio e disinfettante della bocca- Si usa la polvere di radici.
Mal di gola- due manciate di pianta in una tazza di acqua bollente, si filtra dopo 10 minuti e si fanno i gargarismi, quando l'acqua è tiepida.
Le foglie possono anche essere consumate fresche in insalata.

Spero che anche questa volta abbiate trovato qualche indicazione  utile, ma per maggiori chiarimenti e sulle modalità d'uso e consumo delle erbe, rivolgersi sempre ad un bravo erborista o persona esperta. Le indicazioni che trovate riguardo le erbe fanno parte della tradizione popolare. Le foto non corrispondono alle piante di cui abbiamo parlato, ma sono state scelte solo perchè "belle".

giovedì 30 agosto 2012

La Camomilla e l'Acetosa.

La Camomilla: Matricaria Chamomilla L. Si può trovare in qualsiasi ambiente sotto i 250 m. purchè ci sia molto sole. Viene utilizzato tutto il fiore e la raccolta viene effettuata all'inizio della fioritura. Si conserva essiccandola non direttamente al sole, conservata in luoghi non umidi. Era conosciuta dagli antichi Egizi, che la usavano per curare la malaria. Ma da sempre è usata come blando sedativo. Ha un fusto eretto e ramificato che può raggiungere anche mezzo metro di altezza. Le foglie sono alterne e divise di colore grigio- verde, i fiori sono capolini che formano un bottone giallo con appendici esterne bianche, rivolte verso il basso. Cresce spontanea ai bordi delle strade, nei campi, sui terreni incolti, dal mare alla montagna. Oggi viene coltivata in vasta scala, viene chiamata antemide nobile anche se di romano non ha niente, essendo originaria della campagna inglese.
Viene utilizzata per :dolori reumatici- muscolari, crampi allo stomaco e per le nevralgie. Mal di testa, ansia, stress, sonno notturno. Ha proprietà analgesiche, disinfiammanti, antispasmodiche, cicatrizzanti, sedative.

Come vermifugo- un pizzico di fiori secchi in un litro d'acqua. Una tazza al mattino a digiuno.
Oppure un altro composto più elaborato è composto da: Un pizzico in un litro di acqua calda, bollire due minuti, lasciare riposare per un ora, filtrare. Aggiungere un cucchiaio di succo di limone- un cucchiaio olio oliva- un cucchiaio di miele. Prendere per due volte.
Mal di stomaco- intestino- mestruazioni dolorose: cinque fiori secchi in una tazza acqua calda bollente.
Una tazza prima pasto di mezzogiorno.
Può essere usata anche per bagni ai piedi e alle mani, contro i dolori. Per i dolori al fegato, contro gli stati depressivi, e le infiammazioni delle palpebre.
Per uso estetico: per schiarire i capelli e rafforzarli, due manciate di camomilla per litro di acqua.
La camomilla è un ottimo tonico, ma è CONTROINDICATA se si fanno cure a base di noce- china- emulsioni di sali di mercurio- argento o piombo.
Mal di testa: un cucchiaino di olio di mandorle dolci e 4 gocce di olio essenziale e camomilla. Massaggiare delicatamente fronte e tempie.
Per il mal di pancia: 2 cucchiai di olio di mandorle dolci 5 gocce di essenza di camomilla. Massaggiare delicatamente addome e stomaco.

Acetosa: Rumex acetosa L. La troviamo nei prati e vicino all'acqua sotto i 2000 m. Vengono utilizzate foglie, fusti e radici. Viene raccolta nel periodo estivo, mentre le radici nel periodo autunnale. Le foglie e i fusti vengono essiccati al buio in un posto areato, le radici vengono tagliate e poi essiccate. Ha un sapore acidulo, viene chiamata anche erba brusca lapazio o romice crespa. VIENE SCONSIGLIATA a coloro che soffrono di gotta, reumatismi, artriti, disturbi ai reni e alla vescica, litiasi, iperacidità gastrica. Non usare recipienti di rame. E' incompatibile con le acque minerali. Si presenta con foglie verdi o rossastre astate, per raccoglierla bisogna chinarsi quasi a terra nei boschi, assomiglia al trifoglio, però ha un sapore più acido. I fiori sono più rosa che blu e sbocciano sempre per Pasqua. Quando sta per piovere o arriva il cattivo tempo alza le sue foglioline. Anticamente veniva usata per curare infezioni, febbri, scorbuto e avvelenamenti. Ha proprietà rinfrescanti, diuretica, febbrifuga, stimola l'appetito, lassativa, depurativa, tonica e vermifuga.

Per curare le malattie della pelle: (uso esterno). Due manciate di foglie per litro di acqua.
Con questa pianta si possono preparare ottime limonate e tisane per chi ha la febbre. Si può aggiungere alla minestra o nelle insalate sostituisce il limone.
Anticamente si preparava un prodotto chiamato sale di acetosa, con cui si cancellavano le macchie d'inchiostro e di ruggine dai tessuti o per pulire i prodotti fatti con il cuoio.
L'acetosa NON è sopportata da tutti, e NON se ne deve mai abusare, il polline dell'acetosa può scatenare manifestazioni allergiche.
Come depurante o digestivo si prepara una minestra, per coloro che hanno la febbre o quando si è presa la purga, si prepara così: bollire 40 g. di foglie di acetosa- 20 g. di lattuga- 20 g. di porri- 10 g. di spinaci- 10 g. di cerfoglio e bietole- alla fine una noce di burro.
Per chi soffre di eccessiva sudorazione: 100 g. bollita in un litro di acqua, aggiunta al pediluvio o nella vasca da bagno.

Le notizie sulle piante hanno solo scopo informativo e conoscitivo. NON raccogliere mai le piante da soli, in quanto possono essere confuse con piante altamente tossiche per l'uomo. Rivolgersi sempre ad un erborista o persona qualificata per acquistare le piante, per i tempi e le modalità d'uso.
Le foto NON CORRISPONDONO alle piante descritte, ma hanno solo lo scopo di allietare lo spirito e gli occhi.

venerdì 29 giugno 2012

Piante medicinali: Agrimonio e la Zucca

Le piante devono essere SEMPRE usate dietro consiglio di un Erborista, mai raccoglierle da soli in quanto esistono erbe fortemente tossiche, che assomigliano molto a quelle commestibili. Questi spazi sono solo a livello informativo-culturale.


Agrimonia- Agrimonia eupatoria
appartiene alla famiglia delle Rosaceae, 70 cm di altezza. I fiori sono di colore giallo, si riuniscono in una infiorescenza a racemo, con foglie ovali sopra verdi, la parte inferiore bianca con una leggera peluria.
Gli Egiziani usavano quest'erba per le malattie degli occhi e le infiammazioni.
Si usa per depurare l'organismo in caso di dolori reumatici, o anche per la ritenzione idrica.
Degli impacchi con infuso di Agrimonio possono essere utili in caso di acne e foruncoli.
Proprietà- diuretica, depurante, lenitiva del prurito, toglie tutte le infiammazioni.
Utile in caso di: coliche renali, dolori ai reni, ferite, ulcere, infiammazioni, ricostituente, bocca, gola.
Dei fiori e foglie essicate messe in una bacinella di acqua calda, fatte riposare per 12 ore. Utilizzare successivamente l'acqua per bagni alle mani e piedi, contro il mal di testa.

Zucca- Cucurbita pepo L.
La zucca è parte di quei primi ortaggi provenienti dalle Americhe, venne introdotta in Europa nel XVI secolo, con il nome di zucca a frutto grosso o cucuzza. Non ha un grande valore nutritivo, tuttavia contiene vitamina A e C, oligoelementi e enzimi. E' molto digeribile se ben cotta, non è molto stimolante per l'appetito in quanto con poco sapore, si può rendere più piacevole con timo e menta.
I semi sono tossici per la tenia e gli ascaridi.
Proprietà- lassativa, sedativa, vermifugo.
Utile in caso di: cistite, diarrea, parassitosi, reumatismi, scottature, stitichezza.
Una buona zuppa di Zucca la sera può aiutare a conciliare il sonno.

Per le dosi e i tempi di utilizzo, rivolgersi sempre ad un esperto.
Le foto che vengono pubblicate accanto alle erbe,non corrispondono alla pianta stessa. Ma vogliono essere solo attimi di bellezza,che la natura ci regala.

sabato 16 giugno 2012

Piante medicinali

Le Piante per essere utilizzate, DEVONO ESSERE CONSIGLIATE DA UN MEDICO ERBORISTA, per avere indicazioni precise sulla posologia e il tempo di utilizzo.
Questo vuole essere solo uno spazio dove conoscere un po' meglio le nostre amiche piante e sapere in quale modo possono esserci di aiuto. Per poter ritrovare l'armonia tra noi e la natura, una comunicazione antica tra uomo e ambiente, di quando le piante sapevano parlare e gli uomini sapevano ascoltare.

Abete Bianco - Abies alba Mill - detto anche Abete Maschio, Peccia, Dazza, Albeo, Lavedìn, Lavadia, Piella, Piolla, Zappino, Abituni, Cropanu.
Parti utilizzate:Aghi - resina fresca - gemme a ( primavera ) - da essiccare in strati sottili.
Si usa : per Bagni, bronchite, cistite, enfisema, geloni, leucorrea, mestruazioni, piedi, sudorazione, ulcera, varici.
L'abete Bianco è presente sulla Terra da milioni di anni. Di generazione in generazione è arrivato sino a noi, ha vita molto lunga, si hanno notizie di abeti che hanno superato i settecento anni, in Italia sono caratteristici delle Alpi e degli Appennini settentrionali, forniscono legname ma sono anche utilizzati per i giardini. Nell'antichità i medici utilizzavano la Trementina estratta dall'Abete bianco oggi si preferisce quella dei Pini.

Tra i Fiori che possono essere utilizzati troviamo:
Achillea Moscata: conosciuta anche come Iva o Genepì, utilizzata per la grappa d'Iva in Valtelline, il Genepì liquore tipico della Valle D'Aosta. Piccolo fiore bianco che cresce nelle zone Alpine a partire da 1300 metri, vive in ambienti sassosi o rocciosi. Viene raccolta tra Luglio e Agosto, e usata per fare liquori Amari e digestivi.
Si usa: per stimolare l'appetito, digestione, alito pesante, sonnolenza, dolori di stomaco,
Come preparare un liquore a base di Achillea Moscata.
Mettere in un recipiente di vetro 40 g di sommità fiorite essiccate,
con 700 ml di grappa di buona qualità,
la scorza gialla da cui avrete eliminato la parte bianca
di 2 limoni, 1 bastoncino di cannella.
Lasciare riposare per un Mese,
Filtrare e aggiungere uno sciroppo preparato con 300g di zucchero,
sciolto a fuoco basso in altrettanta acqua.
mescolare bene e otterrete un gradevole liquore digestivo.

LE ERBE NON VANNO RACCOLTE, se non si è sicuri di conoscerle bene, ma acquistate presso un erborista, per non incorrere in spiacevoli conseguenze. Le erbe possono essere nostre amiche ma se non si conoscono alcune possono rivelarsi molto nocive per l'uomo, in alcuni casi anche fatali.