Ogni popolo possiede le proprie tradizioni per celebrare ogni tappa
importante della vita, dalla nascita alla morte.. Ma il momento che ha più
tradizioni è quello del matrimonio. Oggi in occidente è ormai radicata la
scelta libera del proprio sposo, ma nei tempi passati la storia non è stata
sempre così, in modo particolare per le donne. Oggi ancora in qualche parte del
mondo sono i genitori o i parenti a scegliere le due persone da mettere
insieme. Nelle più tradizionali comunità cinesi, i genitori scelgono lo sposo
per la propria figlia, durante i suoi primi anni di vita, quando l’oroscopo
della bimba e dello sposo vengono comparati. Se i due temi sono compatibili, si
procede alla negoziazione di un contratto matrimoniale. Nelle comunità giudee
ultra-ortodosse, i matrimoni sono combinati dai genitori o da un paraninfo. I
futuri sposi si conosceranno, solo durante pochi e brevi incontri, che
precederanno la cerimonia nuziale. La stessa tradizione è viva anche nella
cultura indù, fedele all'eredità religiosa del passato. In alcune comunità la
poligamia ( lo sposarsi con più donne) è ancora diffusa. Si racconta che il Re
d’Uganda, abbia avuto 7000 mogli. Nei matrimoni mussulmani tradizionali, la
dote è elemento essenziale per gli accordi pre-matrimoniali. Benché le usanze
cambino da popolo a popolo, la parte fondamentale è lo scambio pubblico delle
promesse, per esempio nel rito ebraico, lo sposo getta a terra un bicchiere per
ricordare la distruzione del tempio di Gerusalemme. Nel rito cristiano, gli
sposi si promettono di amarsi e rispettarsi, in ricchezza e povertà. Sopravvive
al tempo e alle tradizioni, quella di pubblicare alla visione di tutti, i bandi
del matrimonio, per permettere a chiunque abbia fondate ragioni di opporsi al
matrimonio. Anche durante una cerimonia civile, vengono espresse delle promesse
nuziali, che vincolano le due persone, al rispetto di regole fondamentali. Nei
secoli scorsi, i genitori dei sposi decidevano, il giorno più propizio per
celebrare il matrimonio. Nell’antica Cina, il primo giorno di Luna Nuova, dell’Anno,
era considerato di buon auspicio per l’unione. Persino oggi i sposi cinesi
consultano un astrologo, che consultando
i temi natali, stabilirà il giorno più fortunato. Mai sposarsi di Settembre, la
sposa settembrina o è vedova o poverina. In Grecia la
Luna Piena era di buon auspicio, mentre a
Roma si preferiva le lune Crescenti di fine autunno. Secondo la tradizione
occidentale, se una coppia si sposa di lunedì, avrà la nascita di molte figlie
femmine. In Italia si preferisce la domenica, evitando il venerdì.. Non si
potevano celebrare, i matrimoni durante la quaresima, anche nella tradizione
ebraica, sono proibite le nozze durante le sei settimane che separano la pasqua
Giudea dalla pentecoste. La tradizione consiglia di non sposarsi il giorno del
proprio compleanno, mentre sposarsi l’ultimo giorno dell’anno la fortuna vi
sorriderà. Anche quando fioriscono i primi peschi sembra sia un periodo molto
fortunato. In occidente anche il giorno precedente al matrimonio è scelto per
effettuare dei rituali, in occidente i sposi passano una notte goliardica, con
gli amici per festeggiare l’ultimo giorno da soli. La sposa giudea ortodossa,
si reca al mikvah o bagno rituale, nel quale si immerge completamente per purificarsi.
Una volta sposata ripeterà questo rito ogni mese, dopo il ciclo mestruale.
Anche in Cina, la sposa viene aiutata, da una donna felicemente sposata, a fare
un bagno con dell’acqua in cui è stato messo un’infuso di foglie di pompelmo,
per purificare la propria anima. Un’antica tradizione giapponese, diceva che i
sposi dovevano bruciare i giocattoli della loro infanzia come rappresentazione
di rinuncia al passato e di accettazione della vita matrimoniale. In medio
oriente, qualche volta i due fidanzati dovevano restare svegli la notte prima
del matrimonio, per impedire che i demoni li rapissero , impedendo la perfetta
realizzazione dell’amore. Ho scoperto molti riti portafortuna per proteggere
l’unione, alcuni fidanzati portano dell’aglio nascosto nel turbante come
protezione al legame. In Cina si usava far camminare un uomo con uno specchio
in mano, davanti alla processione nuziale, per allontanare le negatività. La
sposa doveva essere trasportata, sopra una portantina chiusa, per evitare
contatti con gatti, cani, funerali; perché si credeva che la visione di questi,
non avrebbe permesso alla donna di avere figli dopo il matrimonio. Oggi si dice
che sia positivo non far incontrare i sposi, prima della cerimonia. Gli
invitati alle nozze non devono essere di numero dispari, e una ragazza non deve
fare la damigella a più di tre matrimoni, altrimenti rischia di non sposarsi.
In Inghilterra incontrare un gatto nero il giorno delle nozze e segno di buona
fortuna. Negli Stati Uniti il colore del gatto deve essere bianco. Una sposa è molto fortunata se il giorno del
matrimonio incontra uno spazzacamino, ( dove si possono incontrare?) Simbolo
del fuoco domestico.
Anticamente la sposa doveva passare sopra un piatto pieno di
carbone acceso, messo d’avanti alla porta della nuova casa, per proteggere la
sua intimità, dagli spiriti maligni e proteggersi dalla sterilità. Il gesto
romantico di portare in braccio la sposa, nasce dalla credenza che sia di
cattivo augurio, inciampare nel gradino di casa per la sposa. Il banchetto
nuziale è la rappresentazione dell’abbondanza che deve accompagnare i sposi,
usanza Olandese dice che bisogna servire
alla coppia durante il banchetto, una coppa di crema mischiata con zucchero e
sale, simbolo dell’amaro e dolce della vita. La sposa Greca doveva mangiare una
melagrana, simbolo di fecondità. In altri paesi si consuma pane e cereali, per
assicurare la fertilità. In Polonia viene servito il borscht ( brodo di
barbabietole) Durante il quale gli invitati si lamenteranno del gusto aspro,
fino a quando saranno gratificati da un bacio pubblico degli sposi. Un’antica
tradizione rurale Inglese, voleva che la torta nuziale fosse lanciata sopra la testa della sposa , come
augurio di una precoce gravidanza. Nello Yorkshire si buttava un piatto dalla
finestra più alta della casa, e se si rompeva, il matrimonio sarebbe stato
felice. In alcuni paesi si usa mettere un anello nella torta, chi lo trova
nella propria fetta, avrà i prossimi mesi, pieni di felicità. In altri posti
chi trova l’anello, può decidere il nome dei primi due figli, degli sposi.
Esistono usanze strane legate all'abito nuziale, tra le più particolari quella
di cucire un capello nel vestito, senza fischiettare mentre lo si fa, perché
crea tristezza. Se non si fischia, si crea gioia e felicità. In Germania, non
si doveva preparare il corredo prima della vigilia delle nozze. Per le spose si
usa il velo, come protezione da un’angelo geloso di tutti coloro che si
sposano. In altre culture è simbolo di verginità e purezza. In Grecia la sposa
porta una zolletta di zucchero, nel guanto, per proteggere la dolcezza tra gli
sposi. In Svezia mette una moneta d’argento, nella scarpa sinistra, una d’oro
in quella destra, per propiziare la prosperità e la fortuna economica. Il
colore giallo per il vestito era il preferito, delle donne dell’antica Roma.
Anche il blu porta fortuna, mentre il verde è da evitare in quanto si offendono
le fate, che amano portare sontuosi abiti verdi. Una volta che la sposa si è
preparata ed è pronta per uscire, deve togliersi qualcosa e guardarsi nello
specchio, poi rimettersi la cosa tolta, e uscire di casa.
Esistono anche tanti scherzi da fare agli sposi, anticamente
in Inghilterra, il padre della sposa tirava una scarpa allo sposo per
simboleggiare il trasferimento di autorità. Oggi sostituita da un’usanza meno
traumatica, di attaccare una vecchia scarpa all'auto degli sposi. In Cina, la
sposa veniva assillata da domande imbarazzanti, fino a quando con il suo
disaggio, provocava l’ilarità degli invitati. La definizione di Luna di Miele,
nasce dal fatto che il miele sia simbolo dell’Amore e di dolcezza. In alcune
zone della ex-Jugoslavia è tradizione spargere del miele sulla porta della casa
degli sposi, per augurare loro un futuro pieno di dolcezza. Nei Balcani, il
viso degli sposi, viene spalmato di miele, perché si crede sia un alimento
afrodisiaco. Le spose Orientali, Cinesi e Indù, amano il vestito da sposa
rosso. Nel Sudan, le spose truccano il loro viso con un composto di olio e
cenere. Simbolo di unione eterna, il fuoco sacro al centro della cerimonia
Indù. Riso e confetti, come augurio di prosperità. Sposarsi sotto un
baldacchino decorato, è usanza Ebrea. Potremmo continuare all'infinito, molte
le usanze e molti i popoli…Ma poi alla fine, credo, che la cosa più importante,
la fondamentale sia che il matrimonio, venga celebrato tra due persone che si
amano…non per abitudine…e non perché si deve fare! Il matrimonio è un’impegno
importante per entrambi..che richiede oltre all'amore…serietà e impegno
continuativo…Sposarsi per tutelare due persone che si amano…Il matrimonio solo
quando si è veramente sicuri di “esserci” per sempre…altrimenti è meglio
convivere. Che Uomo non separi quello che Dio ha unito! Che non vuol dire, non
separare due che sono sposati! Ma non metterti mai, con intenzioni negative, a
separare due persone che si amano…Mai…
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