venerdì 31 marzo 2017

Oggi vi racconto una Storia...

Durante il mio cammino da..."maga"...ho conosciuto tante persone, più o meno straordinarie, ma tutte con un bagaglio fatto di Vita, vissuta sulla pelle.
Tra le tante storie condivise, ricordo con grande emozione quella di Marco, (uomo-bambino) colpito da una grave malattia, improvvisamente...quando la vita sembrava "sorridere". Ragazzo straordinario, bellissimo, con grandi occhi verdi e capelli biondi, un' Angelo. Bravissimo a scuola, sportivo, con un bel fisico e una bella Anima
Il classico bravo ragazzo, sorridente e gioioso, amico di tutti e con tanta voglia di fare, ma un giorno...
Tutto il peggio, la grande notte...ebbe inizio con un dolore ad un ginocchio, ma giocando a pallone...nessuno dette troppa importanza alla cosa, sicuramente una botta, un calcio o un movimento fatto male. Ma poi il dolore diventa insopportabile, Marco si ferma non riesce più a giocare a...camminare. La mamma persona straordinaria, di quelle donne che lavorano molto ma riescono a dare alla propria famiglia, tutto quello che serve, sia a livello materiale che emozionale, accompagna Marco dal medico e poi da vari specialisti, il mondo comincia a crollare...Viene fuori che Marco ha una brutta malattia, di quelle che un giovane di 16 anni non può avere...Il mostro del nuovo secolo, figlio forse del nostro, nuovo modo di vivere...
Visite, ricerche, analisi...interventi, ma niente sembra fermare la Macchia, che lentamente si espande dentro di lui, dentro l'anima di questa famiglia. Ma Marco non cambia, mantiene il suo sorriso, sostiene i propri genitori, racconta storie divertenti come ha sempre fatto. 
Arrivo per caso in questa casa, conosco lui e la sua famiglia, provo una stretta al cuore quando Marco mi racconta di lui e di quello che sta succedendo...Mi colpisce la sua leggerezza e la sua positività, come se raccontasse di sport o di storie di amici, ma guardandolo bene sono i suoi occhi che raccontano, un'altra storia, fatta di dolore e stanchezza, ma in modo particolare d'immobilità, perché lui non riesce più a muoversi da casa, se non portato dai propri genitori. Arrivata in casa, in un bellissimo giorno d'estate, noto fuori dalla finestra una cosa che non avevo mai notato, di fronte alla finestra della cucina, c'è una grande croce di ferro, piantata nel terreno della chiesa. Al lato della casa c'è una chiesa che poi scoprirò essere quella del Sacro Cuore. Marco è molto provato, dal dolore, dalle medicine e dal caldo, anche se lui appena mi vede sorride...anche con i suoi bellissimi occhi verdi!
Quando mi avvicino per salutarlo, mi dice :" Aiuta mio Padre!"...Suo padre, un' uomo distrutto dal dolore e arrabbiato con Dio, ogni giorno...mi dice Marco...suo padre si affaccia alla finestra e bestemmia quella Croce, quella chiesa...quel Dio che gli sta portando via, quel suo unico figlio. Così mi avvicino a quell'uomo, cerco di parlarci, di sostenerlo (per quanto, qualcuno possa sostenere due genitori, in questa condizione)...ma lui silenzioso, rifiuta le mie parole, nascondendosi nel suo silenzio pieno di parole...
Qualche giorno dopo Marco...volò in cielo...dopo avermi rassicurato, dicendomi che forse era meglio così, per tutti...e poi questa storia di vedere il Cielo, non era poi tanto male, una grande curiosità e serenità...lo accompagnarono. 
Da quel giorno passarono tanti giorni, ogni tanto guardavo la foto stampata nei miei ricordi, di quel giovane uomo che aveva accolto il Passaggio...con un sorriso...dicendo soltanto...;" ci vediamo!"
Un giorno arrivò sul mio telefonino, un messaggio, era la mamma di Marco che mi chiedeva di passare , dandomi un' indirizzo. Arrivata sul posto, mi trovai di fronte alla vetrina di un negozio per neonati, dentro una donna totalmente cambiata, ma con i suoi occhi tristi che raccontavano di un dolore, indelebile ...ma come colorato di "rosa".
Aveva avuto una bambina...bellissima...con gli stessi occhi verdi e bianchi capelli biondi..che sorrise con le sue gengive rosa! Una lacrima scese sul mio viso, portandosi dietro, macchie di rimmel e matita...provai una grande gioia...come di Dono...di Amore ritrovato.
La mamma di marco mi raccontò un fatto...negli ultimi giorni Marco aveva fatto un veggenza alla madre, dicendogli che avrebbe avuto una Sorella, una bambina a cui la madre avrebbe dovuto mettere un nome specifico...che avrebbe aiutato la madre e il padre a Vivere, ancora. E molti anni dopo era arrivata Lei, dolcissima e morbidosa, con il suo nome...scelto da Marco. Io e questa donna ci siamo guardate negli occhi e abbiamo sorriso...pianto, ci siamo abbracciate e abbiamo condiviso quel momento già scritto nel "tempo", che Marco aveva previsto e raccontato, regalandoci a tutti noi, che avevamo condiviso questa storia...la leggerezza e la speranza che Marco fosse li con noi. Sua madre e suo padre avevano aperto questo negozio per neonati, per regalare a tutte le mamme, un' aiuto ( tenendo i prezzi...bassissimi) ...andai via pensando a Marco, ai suoi genitori e a quel batuffolino rosa...
Ogni tanto questa storia mi torna in mente, è parte di me...questa famiglia è nel mio cuore...
Questa storia mi ha insegnato che si può morire dicendo "ci vediamo!"...e poi magari rivedersi ancora in un Dono chiamato...Vita!
Ciao Marco!



Nessun commento:

Posta un commento