Tanto tempo fa, quando ero più giovane, stavo tornando a
casa in una notte di pioggia con un mio amico…quando lungo la strada sotto
l’acqua che cadeva a catinelle, vedemmo una ragazza che camminava senza
ombrello. Un po’ stupiti di vederla lì in quelle condizioni e a quell’ora,
decidemmo di dargli un passaggio.
Così andai sul sedile posteriore, lei si mise seduta
d’avanti a fianco del guidatore…Ci disse che si chiamava Chiara, e che stava
tornando da una serata in discoteca, ma poi era successo un macello e lei si
era ritrovata li da sola…Le gocce di pioggia cadevano sul suo viso di bambina
spaventata, sembrava turbata…non riuscimmo a chiederle altro. Come
intimoriti e dispiaciuti da questa
ragazza che sembrava mischiare sul suo viso, pioggia e lacrime…Ad un certo
punto della strada ci disse di essere arrivata, si fece lasciare di fronte ad
un cancello dicendo che quella era casa sua, ci ringraziò molto di tutto quello
che avevamo fatto per lei, di non averla lasciata sola nella notte.
Confessandoci che aveva avuto sempre paura del buio…
Ci salutammo…Quando andai per salire in macchina mi
accorsi che il sedile era tutto bagnato…appoggiai il mio cappotto sul sedile e
tornammo tutti a casa a dormire.
Qualche giorno dopo…il ragazzo che era con me la sera
precedente, mi disse che era rimasto molto colpito da Chiara, e che aveva
deciso di andare a cercarla, per rivederla…
Era una bellissima giornata di sole, arrivati di fronte al
cancello suonammo al citofono e ci venne ad aprire una signora molto bella che
ci accolse con un grande sorriso. Noi timidamente, chiedemmo di Chiara
raccontando della sera in cui l’avevamo incontrata e del fatto che l’avevamo
portata a casa, con la promessa di rivederci.
Lei sembrava stupita, come se non capisse quello che
dicevamo…Poi ci fece entrare e ci offrì un tè, chiedendoci altri particolari
dell’incontro. Ora eravamo noi che non capivamo!
Poi si alzò e disse di aspettare un attimo…Tornò con una
foto e ci chiese se stavamo parlando di questa persona…Noi guardammo la foto
stupiti, non capivamo…
Improvvisamente la signora (Annamaria) questo è il suo nome,
si mise a piangere, dicendo che la figlia era morta molti anni prima, durante
il ritorno dalla discoteca…Noi rimanemmo di stucco, come era possibile che
fosse una persona morta? Noi ci avevamo parlato! Il sedile si era bagnato con
la pioggia!
Non sapevamo più cosa pensare…Era ancora poco tempo che mi
dedicavo all’esoterico, ancora molto di questo mondo mi sembrava strano, impossibile…
Andammo via con la morte nel cuore…un grande dolore ci
accompagnava…Salutammo la signora Anna, che ci chiese di salutare la figlia ... ( Come se fosse stato normale per noi, rivederla!)
Sono passati molti anni da quel giorno…Il mio amico è
diventato un Medium, nel tempo…Anche all’epoca lo era ma ancora non lo
sapevamo. Molta acqua è passata sotto i
ponti da quando è accaduto questo fatto…Le mie conoscenze ed esperienze si sono
amplificate , arricchite di molti eventi particolari e straordinari, oggi non è
più così strano vedere entità che gli altri non vedono…Fino ad un certo punto
ho pensato che fossero allucinazioni, voglia di “vedere”.
Ma con l’aiuto dei miei maestri, sia spirituali che
terreni, ho imparato che esistono cose, livelli di coscienza, realtà parallele,
che non possono essere viste da tutti, ma solo perché nessuno ce lo ha
insegnato. L’essere umano si porta a spasso dentro di sé, un lato Divino che
abbiamo dimenticato…Da quel giorno ho rivisto spesso Chiara, e l’abbiamo messa
in contatto con sua madre, che è riuscita a trovare una pace nuova riguardo la
morte della figlia. Chiara è stata aiutata a salire ai livelli superiori senza
paura…E dentro di noi oggi, è tutto più chiaro, meno spaventoso, abbiamo
imparato a convivere con livelli di realtà diversi, a vedere quello che gli
occhi non vedono, ad ascoltare quello che le orecchie non ascoltano…Varie volte
ho ripensato a quella ragazza tutta bagnata dalla pioggia, che per prima arrivò
nella mia vita, a parlarmi di mondi che ancora non conoscevo…a regalarmi la
speranza che dopo la morte, l’anima non muore, l’essenza più profonda di noi
non scompare, ma continuiamo a vivere in un susseguirsi di corpi e di vite…E
questa nuova coscienza dovrebbe regalarci la comprensione, l’apertura verso il
nostro prossimo a 360°, coscienti che forse in un altro tempo e in un altro
luogo, noi abbiamo vissuto una vita uguale alla sua, con i suoi limiti o i suoi
difetti. Consapevoli che siamo tutti anime alla ricerca di una perfezione, che
passa e si arricchisce attraverso molti vissuti ed esperienze, il diverso, il
povero, il ladro e l’assassino, sono nascosti dentro di noi, non ne siamo
immuni…abbiamo solo imparato attraverso altre vite, a gestire i lati più oscuri
di noi. Guardiamoci intorno con occhi
diversi, vedendo “nell’altro” un pezzettino di noi…E forse sarà più facile,
ricordare e comprendere quello che la nostra parte razionale non riesce ad
accettare…Che non vuol dire far passare anche quello che non può essere
perdonato, ma imparare a soffrire di meno riguardo certi eventi che ci cadono
addosso, riuscendo a comprendere che siamo solo attori di passaggio sopra un
palcoscenico ,che è la vita…Tutti insieme a scuola su questa terra…e poi un
giorno, chi prima chi dopo, torneremo a casa, con un bagaglio più o meno ricco,
per ritornare poi a giocare, studiare, ancora…
Qui…per Sempre!
Noi abbiamo vissuto una storia simile a quella di Paolo, quasi una copia. Pur non avendo condiviso l'esperienza. Si è sempre un pò restii a condividere queste strane storie. Elementi in comune notte di pioggia...mamme distrutte ma disponibili...e il senso di stupore di fronte all' evento stesso. Lo straordinario che sfiora...l' essere umano...!
Nessun commento:
Posta un commento