venerdì 28 febbraio 2014

Oggi vi racconto una storia...


Tanto tempo fa, quando ero più giovane, stavo tornando a casa in una notte di pioggia con un mio amico…quando lungo la strada sotto l’acqua che cadeva a catinelle, vedemmo una ragazza che camminava senza ombrello. Un po’ stupiti di vederla lì in quelle condizioni e a quell’ora, decidemmo di dargli un passaggio.
Così andai sul sedile posteriore, lei si mise seduta d’avanti a fianco del guidatore…Ci disse che si chiamava Chiara, e che stava tornando da una serata in discoteca, ma poi era successo un macello e lei si era ritrovata li da sola…Le gocce di pioggia cadevano sul suo viso di bambina spaventata, sembrava turbata…non riuscimmo a chiederle altro. Come intimoriti  e dispiaciuti da questa ragazza che sembrava mischiare sul suo viso, pioggia e lacrime…Ad un certo punto della strada ci disse di essere arrivata, si fece lasciare di fronte ad un cancello dicendo che quella era casa sua, ci ringraziò molto di tutto quello che avevamo fatto per lei, di non averla lasciata sola nella notte. Confessandoci che aveva avuto sempre paura del buio…
Ci salutammo…Quando andai per salire in macchina mi accorsi che il sedile era tutto bagnato…appoggiai il mio cappotto sul sedile e tornammo tutti a casa a dormire.
Qualche giorno dopo…il ragazzo che era con me la sera precedente, mi disse che era rimasto molto colpito da Chiara, e che aveva deciso di andarla a cercare, per rivederla…
Era una bellissima giornata di sole, arrivati di fronte al cancello suonammo al citofono e ci venne ad aprire una signora molto bella che ci accolse con un grande sorriso. Noi timidamente, chiedemmo di Chiara raccontando della sera in cui l’avevamo incontrata e del fatto che l’avevamo portata a casa, con la promessa di rivederci.
Lei sembrava stupita, come se non capisse quello che dicevamo…Poi ci fece entrare e ci offrì un tè, chiedendoci altri particolari dell’incontro. Ora eravamo noi che non capivamo!
Poi si alzò e disse di aspettare un attimo…Tornò con una foto e ci chiese se stavamo parlando di questa persona…Noi guardammo la foto stupiti, non capivamo…
Improvvisamente la signora (Annamaria) questo è il suo nome, si mise a piangere, dicendo che la figlia era morta molti anni prima, durante il ritorno dalla discoteca…Noi rimanemmo di stucco, come era possibile che fosse una persona morta? Noi ci avevamo parlato! Il sedile si era bagnato con la pioggia!
Non sapevamo più cosa pensare…Era ancora poco tempo che mi dedicavo all’esoterico, ancora molto di questo mondo mi sembrava strano, impossibile…
Andammo via con la morte nel cuore…un grande dolore ci accompagnava…Salutammo la signora Anna, che ci chiese di salutare la figlia ... ( Come se fosse stato normale per noi, rivederla!)
Sono passati molti anni da quel giorno…Il mio amico è diventato un Medium, nel tempo…Anche all’epoca lo era ma ancora non lo sapevamo. Molta  acqua è passata sotto i ponti da quando è accaduto questo fatto…Le mie conoscenze ed esperienze si sono amplificate , arricchite di molti eventi particolari e straordinari, oggi non è più così strano vedere entità che gli altri non vedono…Fino ad un certo punto ho pensato che fossero allucinazioni, voglia di “vedere”.
Ma con l’aiuto dei miei maestri, sia spirituali che terreni,ho imparato che esistono cose, livelli di coscienza, realtà parallele, che non possono essere viste da tutti, ma solo perché nessuno ce lo ha insegnato. L’essere umano si porta a spasso dentro di sé, un lato Divino che abbiamo dimenticato…Da quel giorno ho rivisto spesso Chiara, e l’abbiamo messa in contatto con sua madre, che è riuscita a trovare una pace nuova riguardo la morte della figlia. Chiara è stata aiutata a salire ai livelli superiori senza paura…E dentro di noi oggi, è tutto più chiaro, meno spaventoso, abbiamo imparato a convivere con livelli di realtà diversi, a vedere quello che gli occhi non vedono, ad ascoltare quello che le orecchie non ascoltano…Varie volte ho ripensato a quella ragazza tutta bagnata dalla pioggia, che per prima arrivò nella mia vita, a parlarmi di mondi che ancora non conoscevo…a regalarmi la speranza che dopo la morte, l’anima non muore, l’essenza più profonda di noi non scompare, ma continuiamo a vivere in un susseguirsi di corpi e di vite…E questa nuova coscienza dovrebbe regalarci la comprensione, l’apertura verso il nostro prossimo a 360°, coscienti che forse in un altro tempo e in un altro luogo, noi abbiamo vissuto una vita uguale alla sua, con i suoi limiti o i suoi difetti. Consapevoli che siamo tutti anime alla ricerca di una perfezione, che passa e si arricchisce attraverso molti vissuti ed esperienze, il diverso, il povero, il ladro e l’assassino, sono nascosti dentro di noi, non ne siamo immuni…abbiamo solo imparato attraverso altre vite, a gestire i lati più oscuri di noi. Guardiamoci  intorno con occhi diversi, vedendo “nell’altro” un pezzettino di noi…E forse sarà più facile, ricordare e comprendere quello che la nostra parte razionale non riesce ad accettare…Che non vuol dire far passare anche quello che non può essere perdonato, ma imparare a soffrire di meno riguardo certi eventi che ci cadono addosso, riuscendo a comprendere che siamo solo attori di passaggio sopra un palcoscenico ,che è la vita…Tutti insieme a scuola su questa terra…e poi un giorno, chi prima chi dopo, torneremo a casa, con un bagaglio più o meno ricco, per ritornare poi a giocare, studiare, ancora…
Qui…per Sempre!

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