martedì 2 febbraio 2016

Io e il...Carnevale...


Da bambina amavo alla follia questo periodo, ogni anno mia madre cuciva per me una maschera nuova! Ne ho avute di tutti i tipi...ma quelle che ricordo con più emozione sono un costume da farfalla con grandissime ali realizzate con la gomma piuma, ricoperta con una stoffa dai mille colori e piena di brillantini, lunghe antenne posate sulla testa, che mi scivolavano via ad ogni movimento, tanto da uscirne come una farfalla un po' imbalsamata! Un costume da fata con un lungo strascico e un cappello a punta più grande di me, che mi cadeva sugli occhi...non permettendomi di vedere chiaramente, quindi fare tutto...era una vera magia! Ma un'anno...ha superato veramente se stessa...con un vestito da diavolo, con cui vinsi il primo premio a pari merito con un vampiro! Non era una sarta, ma sicuramente l'amore guidava la sua fantasia e la sua macchina da cucire...Non avevamo soldi per comprare vestiti confezionati, la nostra famiglia era composta da dieci persone...ma non c'è stato Carnevale in cui non ho avuto la mia bella maschera...le mamme , alcune, sanno essere speciali. Da questo bel rapporto con il carnevale forse mi è rimasto l'amore per il trucco, la mattina appena mi alzo mi pulisco il viso...e poi realizzo il mio bel trucco per il nuovo giorno...e quando non ho tempo, comunque non rinuncio al rossetto e ad una linea di matita sugli occhi. Il carnevale è una festa che cade tra l'Epifania o (Natale) e la vigilia del mercoledì delle Ceneri.Nel rito ambrosiano arriva fino alla vigilia della domenica di Quaresima. Ha origini pagane e corrisponde ai Saturnali dell'antica Roma. E' dedicato ai balli,al divertimento, alle maschere, che invece erano severamente proibiti durante la Quaresima. Il suo nome viene da " togliere la carne", come riferimento al giorno precedente alla Quaresima in cui cessava l'uso della carne. Dire carnevale vuol dire richiamare alla mente un periodo di baldoria sfrenata , in cui ognuno è libero di scherzare e di trasformarsi in qualcuno di diverso...( di carnevale ogni scherzo, vale!) Questa immagine benché non sia errata, porterebbe a interpretazioni impoverite, dal suo significato arcaico. Celebrare ha un significato ben preciso se legato al Carnevale, il carnevale arcaico era un vero e proprio rito, un fatto di estrema serietà anche se condito con il sorriso e la beffa. Questo fatto che a noi può sembrare contraddittorio, in realtà nasconde una caratteristica molto importante dei carnevali antichi: il rovesciamento dell'ordine normale delle cose. Questo rovesciamento si manifestava già nell'apparizione delle maschere, il pauroso scatenarsi sulla terra di esseri mostruosi e demoniaci, che normalmente erano  confinati nell'aldilà. Un carnevale che ancora conserva parte di questo spirito è quello di Mamoiada in Sardegna o di Bionaz in Val d'Aosta. Queste maschere non fanno ridere, ma anzi ispirano terrore, fino a quando non si rivelano nella loro vera essenza, con un vero e proprio rituale d'iniziazione, molto simile a quello che avviene in Sudan o in Nuova Guinea. Anche oggi che il carnevale è monopolio dei bambini, il suo significato ancestrale non cambia, vuol dire "rovesciare" la propria identità, il proprio essere quotidiano, diventare "altro", per un breve periodo. Carnevale nella società contadina, significava anche mangiare a sazietà, nell'attesa del lungo periodo della Quaresima. Periodo di digiuno,che anticamente veniva rigidamente rispettato. Ma oltre a questo anche rovesciamento dell'ordine sociale, in questo periodo era lecito, satireggiare sui ricchi e sui politici, anche in modo molto pesante, le autorità-le istituzioni ecclesiastiche-i signori, potevano essere messi alla berlina. Metterli in piazza, in senso proprio e figurato , i difetti e le colpe che venivano nascosti per tutto il resto dell'anno. Il Carnevale di Viareggio ha conservato in parte questa radice, i famosi carri riproducono in forma caricaturale,tutti gli eventi dell'anno.Il carnevale in molti posti viene chiuso, con il processo,la condanna e l'esecuzione del carnevale stesso, a cui vengono attribuite tutte le colpe, la fiamma che divora il fantoccio elimina il male dalla comunità. Ha origini nei rituali della fertilità, una festività di questo tipo si può rintracciare nel rito Egiziano di Osiride, che celebrava il ritirarsi delle acque del Nilo dopo le inondazioni, che portavano fame e carestia, ma anche fecondità. Tipiche manifestazioni dell'antica Roma sono i Bacchanalia e i Saturnalia feste caratterizzate da eccessi sessuali e sregolatezza mondana. Durante il Medioevo la chiesa controllò tali manifestazioni, i Papi a volte ebbero la funzione di promotori, ma anche di censori degli eccessi. tanto da poter assimilare il carnevale, all'interno delle celebrazioni religiose, come antecedente al periodo "ascetico" della Quaresima. Il carnevale è fiorente in molte città Italiane e Europee, anche se uno dei più famosi viene festeggiato a Rio de Janeiro.Con Questo periodo le genti festeggiavano la fine dell'Inverno e la rinascita della natura, il trionfo della parodia ,del temporaneo rilassamento delle forme, della trasgressione alla regola imposta dalla religione e dalla società. Così nei Saturnalia gli schiavi divenivano uguali ai padroni, le feste medievali si basavano sul trionfo della sregolata follia e sull'inversione blasfema del rito della messa. Così la maschera moderna è in fondo la sospensione temporanea dei tabù sociali e sessuali.Oggi il carnevale è prevalentemente vissuto dai bambini, anche se sembra ci sia un ritorno anche di adulti che amano mascherarsi. Spero tanto che ci siano tanti bambini che possano ricordare da "adulti" i loro abiti colorati, come me...in questi giorni. Mi voglio augurare un mondo pieno di regine, principi e pirati, draghi e cagnolini, gattini e spadaccini...un mondo pieno di bambini...Felici!!! 

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