giovedì 8 maggio 2014

Le Piante come aiuto...per le nostre disarmonie..Spirituali...


Preferire certi tipi di fiori, vuol dire che in noi abbiamo delle caratteristiche che il fiore stesso racconta e che ha racchiuse in se'. Ma dove i fiori ci danno indicazioni sulle nostre emozioni, ci aiutano anche a riportare armonia nella nostra essenza.
I fiori possono essere ingeriti, come essenza( Quelle che vengono preparate proprio per uso interno). Facendo delle frizioni sulla pelle, in modo particolare sulle piante dei piedi, i palmi delle mani,sulle labbra,la fronte e i polsi. ( dopo sempre aver verificato che non si sia allergici, a nessun componente dell’essenza stessa).
Nell'acqua della vasca da bagno.
Attraverso Nebulizzazioni o vaporizzazioni.
Tra i preparati più famosi che utilizzano i fiori e le piante, abbiamo i fiori di Bach, tra le prime piante utilizzate da Bach, per i suoi preparati abbiamo: agrimonia, balsamina,centaurea, cicoria, clematide, eliantemo, genziana,mimolo, piombaggine, scleranto, verbena,violetta d’acqua.

Preparare i fiori come faceva il famoso medico è molto semplice, si prende dell’acqua pura di fonte e si mette in un vaso di vetro sottile, poi si prendono le corolle dei fiori scelti e si mettono nell'acqua per tutto lo spazio che abbiamo disponibile. Si prende il vaso e si mette al sole, per un periodo che va’ dalle tre alle quattro ore. Riducendo il tempo se i boccioli tendono a perdere colore. Si tolgono i fiori, trascorso il tempo giusto, mettendo il liquido ottenuto dentro delle bottigliette provviste di contagocce, aggiungendo la stessa quantità di brandy, che serve per la conservazione.
Alcuni rimedi vengono preparati mettendo le corolle prescelte in acqua di fonte (1 litro) per 30 minuti, facendole bollire. Dentro un contenitore che sia smaltato bianco e coperto.
Si filtra e viene conservato come l’altro procedimento. Però prima d’imbottigliare bisogna raffreddare l’acqua ottenuta. Il secondo procedimento viene utilizzato per i fiori più consistenti. I fiori che vanno bolliti sono, agrifoglio,caprifoglio, carpine,castagno dolce, faggio rosso, gemma di ippocastano, ippocastano rosso, melo selvatico, noce, olivo,pino silvestre, rosa selvatica, salice, senape, stella di Betlemme.

Prima di assumere il preparato bisogna fare ancora un altro passaggio, prendere dal flacone ottenuto due gocce di essenza e versarla in un contenitore di 30 ml, che abbia al suo interno acqua minerale naturale, sempre con l’aggiunta di due cucchiaini di brendy.

Da questo viene presa la dose quotidiana che è di 4 gocce, a intervalli regolari per 4 volte. Da mettere sotto la lingua o da bere con poca acqua. Bisogna iniziare la mattina appena svegli, terminare la sera prima di andare a dormire. La cura può durare da un minimo di due settimane ad un massimo di due mesi,poi bisogna cambiare fiore o preparato.
Si possono utilizzare più fiori contemporaneamente, ma mai più di 4.

Bach parlava spesso di un rimedio che non doveva mai mancare, in quanto veniva utilizzato nei momenti di grande emergenza, in attesa dell’arrivo del medico.
Questo preparato è composto da 5 piante, la stella di Betlemme, Eliantemo, Balsamina, Visciola,Clematide.
Vanno preparate tutte in contenitori diversi, poi si passano due gocce di ognuna in un unico contenitore da 30 g. pieno di brendy, da chiudere ermeticamente e da conservare al bisogno.
Questo preparato può essere utile in caso d’incidenti, mal di testa, notizie spiacevoli. In caso la persona non fosse cosciente, inumidire labbra-gengive-polsi-dietro le orecchie.

I fiori devono essere colti con animo sereno,in luoghi privi d’inquinamento, al mattino presto e con il sole.

Esistono dei fiori che vengono preferiti da coloro che hanno paura, dalla paura che paralizza a quella paura che nasce da propri conflitti interiori.
Il primo è Eliantemo- per coloro che vivono la paura in modo estremo,per l’angoscia e il panico.
Ippocastano rosso- per chi si preoccupa molto degli altri, o si hanno paure immotivate.
Mimolo- Per i timidi, timorosi e per coloro che hanno paura a relazionarsi al mondo esterno.
Pioppo- le paure che non hanno un’origine chiara, per coloro che vivono il presentimento come qualcosa di negativo e che porta sempre guai, angosce.
Visciola- Conflitti dell’anima, e perdita di controllo.

Invece per i scoraggiati e i disperati possono essere utilizzate altre piante:
Castagno dolce, estremo malessere e angoscia.
Larice,sensazione di non riuscire in quello che si vuole e si fa.
Stella di Betlemme, per traumi o quando si rifiuta aiuto.
Salice, senso di fallimento o ci si sente vittime.
Pino, sensi di colpa o forte critica verso se stessi.
Quercia, Affaticamento, sforzi prolungati, senso del dovere esasperato.
Melo selvatico, essere fobici, meticolosi,quando ci si sente sempre sporchi fisicamente o psicologicamente.
Olmo, quando non ci si sente all’altezza o ci si vede sempre impreparati.

I fiori oltre a parlarci, dicendoci chi siamo e perché siamo attratti da una pianta specifica, ci aiutano a ritrovare la nostra armonia con il tutto…


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