domenica 23 dicembre 2012

Aspettando il Natale...


La festa del Natale oltre ad essere un momento da condividere con le persone che si amano, diventa un momento in cui si ritrovano le origini e le proprie tradizioni. Nel mondo del Magico esistono dei mini riti per propiziare le Divinità preposte a illuminare questi giorni. Alla vigilia, cioè la notte del 24 Dicembre (in Italia e a Roma, dove io mi trovo) non si consuma la carne, ma per il cenone di questa sera viene preparato un brodo di gallina, in cui vengono cotti i cappelletti o una pasta ripiena di formaggi o verdure. Dal'Abruzzo ho avuto un regalo che è diventato un piatto anche del mio Natale, le Scorpelle. O chiamate anche Crepelle da altre parti, molto simili alle Crepe. Ora vi dico come si preparano: si mette in un contenitore alto farina, uova e acqua. Si prende una padella che viene unta con olio usando un tovagliolo di carta, poi del preparato ottenuto se ne versa un mestolo o due (secondo la grandezza della padella) per ottenere una frittatina  molto sottile, che dovrà essere girata quando si stacca dalla padella. Appena cotta su i due lati, viene appoggiata sopra un piatto a freddare. Ogni volta che viene messa nuova pasta, la padella deve essere unta di nuovo, senza eccedere. Preparate le scorpelle, viene messa su di essa del parmigiano o pecorino, poi arrotolata a sigaro, e tagliata in due o tre parti, (secondo la grandezza). Questa pasta ottenuta viene messa in piatti fondi, con del formaggio sopra e poi si copre con il brodo. Piatto straordinario e povero, in quanto costa poco, ma che da grandi soddisfazioni, sia come rendimento che sapore. E' un piatto che adoro! Poi oltre al brodo, si preparano i fritti con le verdure, (a Roma broccoli e carciofi in modo particolare) ma anche pasta e secondi a base di pesce. Seguiti da dolci e giocate a tombola e a carte, in attesa della Nascita di Gesù Bambino. Sarebbe importante andare alla Messa di Mezzanotte, in quanto aiuta a ritrovare il "calore" e la spiritualità della Festa. Tra tutte le cerimonie cristiane e quella che amo, forse perché è di notte, forse perché sembra di stare in una sala parto a condividere l'emozione con questa Mamma per l'arrivo del Suo Bambino. O solo perché è una delle poche sere in cui dedichiamo un po' di tempo alla nostra anima e al nostro cuore.
Il  Natale è la più bella festa dell'anno, si ritrova il cuore e i ricordi... Ho ricordi bellissimi di quando ero bambina e festeggiavo il Natale con la mia numerosa famiglia. Poi, il tempo e gli eventi, ti "perdono" le cose e le persone, alcuni "vanno via", lasciando sedie vuote che nessun' altro potrà riempire, ma che poi ad ogni Natale tornano nei nostri ricordi e nei nostri cuori... Le persone che abbiamo amato e che ci hanno amato veramente, non si perdono mai, neanche la Morte riesce a portarle via dai nostri cuori... Così alla Vigilia credo sia importante mettere a tavola un posto in più per coloro che non ci sono fisicamente ma che sono vivi nel nostro cuore, come lasciare la possibilità a coloro che vivono in spirito di poter condividere con noi questo momento Magico. Questa usanza mi è stata regalata da una signora molto speciale, che "parlava" con l'oltre e quando l'ho fatto quella sedia non è stata mai vuota, qualche entità di passaggio ha condiviso con noi questa notte straordinaria. O altre volte, la sedia è stata riempita, da ospiti improvvisi o amici che erano soli la notte di Natale... Provate a mettere un posto a tavola in più, qualcuno vi farà compagnia... Un piccolo rito che può essere fatto la Notte del 24 è quello di mettere in un contenitore una noce per ogni persona che si siederà a tavola, verso le 23.00 ogni persona prenderà una noce che scalderà tra le mani esprimendo un desiderio (si possono fare anche più noci a persona, se avete molti desideri, se siete "gli ingordi del desiderio"), poi con un pennarello scrivete il vostro nome sulla noce, riponendo tutte le noci in un contenitore, che dovrete conservare fino a Luglio, poi andranno aperte e il vostro desiderio si avvererà. Sulla tavola dovete avere qualcosa di Rosso simbolo del sangue e di nuova vita, di Blu simbolo dello Spirito e dell'Infinito, qualcosa di Verde che rappresenta la Fortuna e il denaro... E poi fili d'Oro per avere un legame con gli Angeli e di Bianco per ricordare l'Innocenza e la Verità. Per i più organizzati un po' di Mirra che ricorda a noi esseri umani che la vita è anche Amarezza e Sacrificio, ma che noi comportandoci da persone adulte, dobbiamo imparare ad accettare come parte integrante della vita, come l'altra faccia della medaglia. Il giorno del 25 invece possiamo mangiare anche la carne, che a Roma prende le sembianze dell'abbacchio, fatto al forno con le patate, o con le costolette panate  o no, che vengono chiamate alla scotta dito. Il Natale deve essere per tutti noi un momento speciale, dove "ritrovare" e ritrovarsi, un momento per fare il punto della situazione, vedere dove siamo arrivati e tutte le cose da tenere o eliminare. Guardatevi intorno con attenzione, cogliendo gli sguardi e le emozioni di coloro che incontrate o che condividono con voi questi momenti, non lasciate passare le cose come fossero un'abitudine, non lasciatevi sfuggire la possibilità di ascoltare le anime, i cuori...
Il prossimo anno potrebbe esserci una sedia vuota, una persona da ricordare, perché allora non dare il valore giusto alle persone quando ci sono, far sentire a coloro che amiamo che loro sono il nostro Natale. Non sono importanti i regali e quanto è importante il cenone che organizziamo, quanto cibo abbiamo sulla nostra tavola... Ma con chi condividiamo questo momento.. Perché qualche volta mi ritrovo a pensare, quando arriva il Natale, che la sedia vuota il prossimo anno potrebbe essere la mia... E vorrei tanto tornare in "spirito" e vedere che qualcuno ha preparato un posto a tavola anche per me. Che non  sono stata dimenticata... Perché si è compreso il vero senso della vita, quando riusciamo a lasciare nel cuore di chi ci ama un ricordo che non si può cancellare, ma non per quello che abbiamo regalato, ma per quello che abbiamo "donato". Un ricordo così importante, da spingere qualcuno, quando viene la Notte di Natale a preparare un posto a tavola anche per me... Questo deve essere il Natale, un grande momento di Amore. Per quelli che ci sono, ma anche per coloro che non ci sono più. E un grande momento d'Amore verso tutte le persone nuove che entreranno nella nostra vita, durante il nuovo Anno. Un Augurio d'Amore verso amici vecchi e nuovi che sono la cornice del nostro Natale. Non dovete avere paura del prossimo, la paura rende soli, bisogna aprirsi alla vita e all'amore, l'unico vero sentimento che merita di essere ricordato a Natale... Con infinito Amore a tutti voi, a tutte le persone che amo e a quelle che verranno, perché io voglio che questo Natale sia speciale, speciale come quel Bambino che ogni anno torna a nascere nei nostri Cuori...

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