lunedì 11 febbraio 2013

Dizionario sul mondo delle Scienze occulte,della parapsicologia e dello Spiritismo.

Significati di definizioni facenti parte del mondo dell'Occulto:
ACUMANZIA- Pratica divinatoria fondata sull'esame di un mucchietto di spilli gettati a caso. Gli spilli possono essere sostituiti  da steli di piante, bacchettini, fiammiferi, stuzzicadenti. Fra i popoli primitivi spesso venivano usati ossa di animali e/o persone. E' una pratica molto antica in uso secondo Tacito, fra i Germani del suo tempo. La disposizione degli spilli o altro mezzo, è probabilmente una forma di appoggio per l'indovino.

AKASA- Nel Giainismo è lo spazio, uno dei cinque elementi cosmici animati. Secondo alcune teorie occultistiche è una sorta di spazio psichico o di etere superfisico nel quale sono fissate le immagini di tutto quello che avviene, è avvenuto o avverrà. Jules Evola lo considera un etere vitale, o spazio vivo, saturo di ogni specie di qualità e di intensità, una sostanza energica che tutto pervade, sostanzialmente psichica, distribuita con varia intensità nello spazio. Al piano akasico, i sensitivi attingerebbero le loro visioni di ciò che è lontano nello spazio e nel tempo, si spiegherebbero così i fenomeni di telepatia, chiaroveggenza, retrocognizione e precognizione. L'occultista A.P. Sinnett considera la telepatia come l'esempio più semplice di questi contatti col piano akasico, in tal caso le immagini impresse nella memoria della natura e normalmente colta da una persona, vengono raccolte da un'altra persona che è capace, per quanto ignara del  modo in cui opera, di attingere alla memoria della natura stessa al di fuori della ristretta area con la quale normalmente a contatto. Così la concezione dell'akasa viene a trovarsi molto vicina a quella del Serbatoio Cosmico di William James.

ALLUNGAMENTO DEL CORPO o ELONGAZIONE- E' un fenomeno piuttosto raro ma non inconsueto nelle sedute medianiche, il corpo del medium si può allungare dai 20 ai 25 centimetri ingrossando in proporzione, come pure può diminuire di statura all'incirca nelle stesse misure. Il fenomeno fu riscontrato già nell'antichità in persone ossesse e in alcuni mistici. Il celebre Medium D.D. Home più volte cambiò dimensione in questo modo, ne furono testimoni Lord Adare, il giornalista H.T. Humphreis, H.D. Jencken  e altri. Una volta la signorina Bertolacci anche lei Medium, che gli era accanto, partecipò alla sua sessa elongazione. Talora il fenomeno di allungamento, si limita solo a un braccio o una gamba, la scrittrice Florence Marryat riferisce di aver visto il braccio di Florence Cook, allungarsi tanto da raggiungere un partecipante alla seduta all'altro capo della tavola. Anche Eusapia Palladino presentò a volte un allungamento totale o parziale del corpo. Il fenomeno si ricollega alla trasfigurazione e in senso lato, alla materializzazione e smaterializzazione, non è da escludere che talora i fantasmi materializzati siano costituiti dal corpo del medium stesso che cambia forma o dimensione, cosa che ha fatto parlare a torto di frode. Il fenomeno sembra essere avvenuto almeno una volta con la medium D'Espérance.

ARCHETIPO- (Dal greco archàios, primitivo, originario. E typos, immagine, forma. Quindi Forma Primitiva.) Nella dottrina psicoanalitica del filosofo svizzero Carl Gustav Jung, gli archètipi sono forme o immagini universali, ereditarie, dotato di contenuto affettivo, che compongono e strutturano l'inconscio collettivo. In parole più semplici, fin dalle origini della razza umana si sarebbero formate nell'uomo delle immagini (fondamentale, ad esempio, quella di Dio), che si sarebbero poi trasmesse di generazione in generazione fino a costituire una sorta di scienza innata nelle zone più profonde dell'inconscio. Questo spiegherebbe le innumerevoli affinità che si possono ritrovare nelle mitologie, nelle religioni e nel costume di tutti i  popoli.

CAPRE- Vengono così chiamati, secondo un termine proposto dalla dottoressa Gertrude Schmeidler e accolto specialmente nell'ambiente degli studi quantitativi, coloro che non credono nella realtà dei fenomeni paranormali. Il termine non vuole avere alcun significato dispregiativo, quelli che ci credono, d'altronde, sono detti pecore. La Schmeidler ha diviso le capre in tre gruppi: 1-coloro che non credono nel paranormale considerando che esso non sia stato scientificamente dimostrato e che i fenomeni possono essere spiegati  con le normali leggi naturali, sono dette capre scientifiche. 2- coloro che non vi credono perché l'esistenza del paranormale sconvolgerebbe i sistemi scientifici a cui sono abituati e in cui trovano la loro sicurezza, le capre emotive. 3- coloro infine che non ammettono il paranormale perché impossibile a priori e contrario a tutte le concezioni della vita, le capre dogmatiche. Numerosi esperimenti quantitativi hanno dimostrato che le capre, usate come soggetti, danno risultati che tendono a scendere sotto la media casuale, presentando il cosiddetto errore psi.

Nessun commento:

Posta un commento