mercoledì 28 ottobre 2015

La Fava e la Vite...

La Fava: Il suo nome botanico è Vicia faba L. ma chiamata anche Baccelli e Favetta.Questa pianta è parte di un gruppo di ortaggi che accompagnano l'uomo da sempre, nell'antichità era già apprezzato come commestibile. Ma nel popolo aveva la brutta nomina di provocare brutti sogni e di contenere le anime dei morti. Ha un alto valore nutritivo,si può consumare anche cruda quando ancora è giovane e tenera. A Roma se ne consuma una grande quantità il Primo Maggio alla festa dei lavoratori consumandola associata al Pecorino Romano, associazione tra le più azzeccate! Ad alcuni resta indigesta,in altri sviluppa vere e proprie allergie. E' molto gradevole se consumata anche con sale e olio, semplicemente...Le Fave risultano molto più digeribili se cotte con tutta la buccia, se sono state seccate devono macerare 24 ore in acqua tiepida, per eliminare il duro della buccia. Si possono consumare facendo il purè o anche nelle minestre. A Roma vengono cucinate con pancetta,aglio, sedano e carota, aggiungendo il pomodoro e fogliette di basilico. Può essere di aiuto per coloro che non la digeriscono condirla con la Santoreggia o la Salvia. In Fitoterapia si utilizzano i fiori e i legumi, In alcune persone l'INGESTIONE DELLA FAVA O DEL SUO POLLINE PUO' PROVOCARE UNA RAPIDA INTOSSICAZIONE CHIAMATA: FAVISMO.
E' un'ottimo ortaggio che può essere consumato in caso di spasmi,difficoltà ad urinare o eliminare liquidi, quando ci si sente molto nervosi.
Viene utilizzata per l'Albuminuria, cistite e litiasi.

La Vite:  Il nome Botanico è Vitis vinifera L. la sua coltivazione si perde nel passato, si ritiene che la sua origine sia di origine Asiatica. Gli Egiziani gia' la coltivavano e così i Greci, che raccontavano di Dei con ricchissime coppe di vino!
I popoli antichi ne consumavano i frutti e ne ricavavo già il vino. Rappresentava il culto di Dioniso, la pianta veniva spesso rappresentata nei loro dipinti e sculture come simbolo di ricchezza e gioia. L'antica denominazione di Enotria ci parla di come l'Italia fosse già famosa per i suoi vini in epoche lontanissime...L'inizio della vera viticoltura si ritiene sia avvenuta in Sicilia, circa 2000 anni a.C. L'introduzione più recente di specie Nordamericane ,usate come portainnesto, ha permesso  di migliorare la resistenza alle  malattie e ai parassiti. L'uva contiene Vitamine, acqua,glucidi,proteine, molto potassio e vitamine A,B,PP,C.
L'uva secca conserva molti zuccheri,vitamina A e B. Alimento molto energetico e antianemico, facilmente digeribile, in quanto i suoi zuccheri vengono assimilati dal corpo velocemente. Viene consigliata in caso di sforzo fisico o intellettuale, possiede anche un'azione depurativa e disinfettante. L'uva Nera è un vaso protettore, proprio a causa dei suoi pigmenti. Una delle migliori cure per depurare l'organismo, è quella di consumare giornalmente, per due settimane, da mezzo kg ad un chilo di uva. Il vino che si ricava dal frutto se consumato in piccole quantità è uno stimolate, in grandi quantità ha l'effetto opposto sopratutto nella sfera sessuale. A Roma esiste un detto che dice:" L'uomo di Vino non vale un quattrino!"...Come ha dire che l'uomo che beve molto poi a letto e nella vita non conclude niente! Il vino bianco è considerato un diuretico, mentre il rosso è astringente.I vini che vengono venduti in commercio non sono del tutto genuini, la percentuale di succo di uva è veramente scarsa, quindi per coloro che amano sorseggiare il succo di questa pianta devono cercare di acquistarne di maggiore qualità, bevendone in minore quantità. Le foglie della Vite Rossa chiamata dei Tintori, proprio a causa del colore, contengono vitamina P. utile anche per le vene e la circolazione. I vini medicinali si preparano per macerazione della pianta a freddo, in contenitori ben chiusi e poi filtrati. 
La Vite è Antianemica, antiemorragica,antisettica,astringente,depurativa,diuretica,ipocolesterolemizzante,lassativa,stimolante,tonica,vaso-costrittrice.
Viene utilizzata per l'abbronzatura, acne,affaticamento,anemia,artritismo,astenia,bagni,cellulite,circolazione,colesterolo,congiuntivite,convalescenza,cuperosi,cure di primavera, diarrea,efelidi,emorragia,emorroidi,fegato,flebite,gotta, gravidanza,invecchiamento,ipertensione,litiasi,menopausa,obesità,rachitismo,stitichezza,varici. Che non vuol dire Bevendo il vino, si curano tutte queste malattie, ma utilizzando la pianta!
La vite Rossa di cui si utilizza la foglia, viene usata per le varici e le emorroidi, flebite e menopausa, couperose. Nonna Maria mi ha raccontato che le contadine utilizzavano impacchi di foglie di Vite rossa sulle gambe per attenuare il dolore delle varici...
Tra gli altri utilizzi abbiamo anche per le mestruazioni dolorose, enteriti,congestione dei genitali, diarrea e cellulite.
Come utilizzarla: 4 cucchiai di foglie sbriciolate e secche in un litro di acqua fredda, Far bollire per 1 minuto e lasciare in infusione per 10, filtrare e bere durante la giornata lontano dai pasti.
Le foglie di Vite si raccolgono in Primavera e i frutti sul finire dell'estate e nel corso dell'autunno.   La vite Normale si utilizza per le malattie della pelle in questo modo: Si fanno incenerire i tralci, la cenere va bollita in acqua per un'ora a fuoco lento. Con questo liquido filtrato si preparano degli impacchi.
Ancora per la pelle- con uva bianca appassita ,riscaldata e impastata, si applica sopra gli ascessi ricoprendoli con un panno, rinnovandoli ogni tre ore fino a quando l'ascesso non si apre. Fra un cataplasma e l'altro si deve pulire la pelle con acqua calda o olio d'oliva.
Sempre per i problemi della pelle- Si fa bollire per 5 minuti mezzo litro di acqua, con 40 grammi di foglie secche.Infusione per 15 minuti,filtrare. Con il liquido ottenuto, tiepido o temperatura ambiente, non caldo. si possono fare impacchi utili per la couperose.
Per coloro invece che sono sovrappeso, per due giorni di seguito mangiare solo uva, da 1 a due chili al giorno. Al bisogno si può ripetere la cura dopo 10 giorni.

Curiosità- Contro influenza: 3 tazze al giorno di:
Infuso di Borragine- 20 grammi di fiori in 1 litro di acqua bollente per 10 minuti.
Infuso di Camomilla- 40-50 grammi di fiori in un litro di acqua bollente per 15 minuti.
Infuso di Eucalipto- 20 grammi di foglie secche ( non verdi in quanto TOSSICHE) in 1 litro di acqua bollente per 15 minuti.
Infuso di Timo- Lasciare 20 grammi di sommità fiorite secche in 1 litro di acqua bollente per 10 minuti.
Le piante vanno messe a fuoco spento, a riposo. 
Quando la febbre è passata, per ricostituirsi: ricoprire 1 chilo di ciliegie,fresche o secche, con del vino rosso aggiungendo zucchero, fate bollire a fuoco lento per 10 minuti. Bere la sera e andare a dormire.

PS: Per quanto riguarda l'utilizzo e dosi delle piante, farsi sempre consigliare da persona esperta o Erborista. Le cure fai da te...non vanno mai bene, sia con le piante che con i medicinali....!

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