mercoledì 19 giugno 2013

Albicocco e Origano...

Albicocco- Alla fine del III Millennio A:C:, l'albicocca compariva sulla tavola degli imperatori della Cina. Anche se poi la pianta rimase  sconosciuta in Europa fino ai tempi di Alessandro Magno, Si diceva fosse arrivata dal' Armenia,  dove il suo frutto prese il nome di Armeniacum malum,che significa Mela d'Armenia, nome che gli venne dato dai Romani. Ma nella realtà di fatto questo frutto non ha niente a che vedere con l'Armenia, proviene dall'Asia centrale dove allo stato naturale cresce, tra la Grande Muraglia e Pechino: i Romani contribuirono  alla diffusione di questo frutto nel Mediterraneo. Anche se i medici orientali con questo frutto curavano il mal d'orecchi, dolori del naso e le emorroidi. Oggi questo frutto è uno dei più comuni nell'Europa meridionale, in Italia lo troviamo  in modo diffusissimo in Campania, ma viene coltivato anche in altre regioni, in modo particolare in Liguria, Piemonte,Alto Adige e Emilia Romagna. Il frutto viene consumato sia fresco che in marmellata, ma anche i frutti secchi sono molto conosciuti e utilizzati. Ha un alto valore nutritivo,ricco di vitamine,zuccheri,sali minerali, ed è un potente anti anemico. Nella maggioranza dei casi è ben tollerato,   ma a volte provoca delle forme di allergia. Quando viene consumato fresco è anti diarroico, se essiccato e preparato come le    prugne diventa lassativo.  Il succo fresco è un'ottimo tonico per la pelle. La mandorla contenuta nel nocciolo, è commestibile solo quando è dolce. Quando è Amara non va mangiata perché contiene Acido Cianidrico, un potente veleno. E' un frutto tra i più consigliati per i bambini, gli anemici,gli intellettuali, malati agli occhi, ma che bisogna sconsigliare a chi soffre di stomaco e di fegato. Chi soffre di reumatismi farà bene a mangiarne i frutti cotti, come depurativo albicocche fresche, contro la diarrea bollite nell'olio d'oliva.
Decotto di Albicocca- 100 g. di polpa di frutta fresca per litro di acqua. Sono utili gli impacchi per curare i malanni delle orecchie e del naso.
La stessa preparazione per lavaggi intimi, nel caso di emorroidi.
Il succo di albicocca -1 litro di succo per un bagno completo. Un bicchiere di succo in una bacinella per mani e piedi. Viene utilizzato per dare bellezza alla pelle.
Maschera per la pelle del viso- 4 albicocche mature, schiacciarle e applicarle sul viso per 10 minuti. Togliere tutto e sciacquare. (pelli secche).
Viene usata per curare Acufene-Anemia-Astenia-nella Convalescenza- Invecchiamento-Nervosismo-Pelle.

Origano- A forte dosi l'Origano può essere pericoloso, non bisogna mai abusarne, rispettare sempre le dosi. .E' una pianta erbacea, che appartiene alla famiglia delle Lamiaceae. I fiori sono bianchi e rosa, quando cresce spontaneamente sceglie luoghi incolti,terreni sassosi e aridi, ai bordi delle strade, dal mare alla collina; anche se è una pianta tipicamente di montagna , il suo nome scientifico deriva dal Greco Oros- Montagna e Ganos- Splendore. Si raccoglie nei mesi più caldi, si lascia essiccare legato in mazzi, in luoghi freschi e asciutti. Per l'uso in cucina viene coltivato in tutto il mondo.Per conservarla bene è meglio utilizzare dei contenitori di vetro ben chiusi e metterli lontano dalla luce.
Nel medio Evo si aggiungeva l'utilizzo nel caso in cui non funzionavano correttamente vari organi: reni,polmoni,fegato,milza,utero.
L'Origano ha proprietà curative indiscutibili, in modo particolare nei fiori: si guarisce rapidamente da un torcicollo applicando sulla parte un cuscinetto pieno dei suoi fiori, appena colti, riscaldati per brevissimo tempo in una padella.
Utile nei casi in cui si ha difficoltà a digerire, alleviare i dolori addominali e eliminare l'aria dalla pancia.
Un'infuso dei suoi fiori calma la tosse e elimina il catarro.
Le inalazioni fanno passare il mal di testa dovuto a raffreddore e libera il naso.
Per il mal di pancia- mettere a macerare 15 g. di fiori in 150 ml. di alcol a 70° per una settimana. Filtrare e mettere in un contenitore di vetro scuro con il contagocce. Prenderne 30 gocce, al bisogno.
Tosse e catarro- 1 cucchiaino di erba in una tazza bollente di acqua. In infusione per 3 minuti,Filtrare e due tazze al giorno, dolcificando.
Per il raffreddore- 20 g. di fiori 1 litro di acqua bollente, infusione 4 minuti, filtrare e fare suffumigi, coprendovi con asciugamano. Fino quando è caldo.
Pediluvio-nell'acqua pediluvio 1 manciata di fiori. Immergere i piedi almeno per un quarto d'ora.
Vino- 40 g. di fiori in 1 litro di vino bianco.Macerare per 10 giorni,filtrare e bere 2 tazze al giorno. Per raffreddore e raucedine. 1 Bicchierino dopo i pasti aiuta a digerire.
Nevralgie- 200 ml. di acqua bollente con 2 cucchiai di fiori secchi. Riposare fino quando è fredda.Impacchi sulla nevralgia.
I suoi fiori fanno parte anche di un preparato che viene chiamato Archibugiata, e si ottiene anche una bevanda dolce facendo macerare i suoi fiori in vino rosso.
I popoli antiche lo utilizzavano per curare le mestruazioni dolorose, la ritenzione delle urine, problemi respiratori, congiuntivite, traumi-lividi-ematomi-distorsioni-lussazioni.
Viene utilizzato per aromatizzare la pizza napoletana e molti altri piatti tipici. Con lui si può preparare un dentifricio con cui si eviteranno tutti i problemi della bocca.
I suoi fiori possono essere utilizzati per tingere la lana di rosso-bruno.
Calmante efficace e anche d'aiuto nei stati febbrili, in infuso. Da 5 a 10 pizzichi di pianta secca in un litro di acqua; Una tazza prima di dormire.
Massaggi contro i dolori- 2 manciate di pianta secca in 1/2 litro di olio d'oliva, fate bollire per mezz'ora a bagno maria, filtrare, raffreddare e imbottigliare. Conservare al buio.
Contro la sciatica- 2 pizzichi di origano, 2 di anice, 2 di menta, 2 di rosmarino in un litro di acqua.
Per il naso- un tampone imbevuto di infuso di origano,cura la febbre da fieno. 
L'Origano vero è quello che viene chiamato, Maggiorana. Nell'Antico Egitto era sacro al dio Osiride e venivano preparate corone che venivano messe sulla testa di coloro che partecipavano ai riti religiosi.

Curiosità sulle erbe per i piccoli problemi:

Per attivare la crescita dei capelli- frizionare il cuoio capelluto con un decotto di rosmarino. 2 cucchiaini per una tazza.
Per la caduta- lavanda e salvia, 1 cucchiaino di lavanda e 1 di salvia,in una tazza di acqua.
Per capelli forti- mattino, mezzogiorno e sera, 1 cucchiaino lievito di birra ( quello che si usa per le pizze salate, solo per le persone che non sono allergiche ai lieviti).
Capelli fragili- tre volte al giorno, tisana di asperella. 1 cucchiaino per tazza. Frizionare la testa con decotto di ortica. 2 cucchiaini per tazza.

Ricordare che anche le erbe vanno usate rispettando le dosi e i tempi, ogni eccesso può essere pericoloso. Le erbe hanno dei tempi di soluzione più lunghi in quanto tendono ad armonizzare le funzioni del corpo. 
Per quanto riguarda le dosi e i tempi di somministrazione, rivolgersi a persona esperta o ad un buon Erborista, che saprà consigliarvi nel modo migliore.
Le indicazioni sopra, sono parte della cultura popolare, ringrazio per  i consigli la signora Teresa, che sembra con l'uso delle erbe sia arrivata alla venerabile età di 89 anni!! ...



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