lunedì 22 ottobre 2012

La Carota e la Malva.


Oggi parleremo di due elementi che possono trovarsi facilmente nelle nostre case, o che comunque possono essere facilmente reperiti in quanto hanno dei costi molto contenuti. La Malva con i suoi fiori violacei- rosa e la Carota, quest'ultima non è un'erba ma è comunque parte di quel mondo straordinario che è Madre Natura, che ci permette di tenere in ottima forma, in modo semplice  il nostro corpo e la nostra mente.

La Carota- La carota selvatica è una delle piante più diffuse nel mondo antico, la sottospecie commestibile, viene coltivata in Europa da circa 2000 anni, dopo essere stata selezionata in Asia centrale. Per un lungo periodo venne preferita a lei la rapa e la pastinaca. nel Rinascimento iniziò ad essere apprezzata per raggiungere il suo culmine all'inizio del XIX secolo. La fitoterapia usa la sua radice fresca della specie coltivata, che deve il suo colore  aranciato  all'alto contenuto di Carotene, che il corpo umano trasforma in vitamina A. Oltre a questa contiene vitamina B1- B2- PP- B5- B6- D- E molti oligominerali, protidi e pochi lipidi. Quindi è un alimento molto salutare. E' una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Ombrellifere. Si dice che renda affabile chi se ne ciba, faccia diventare belle le donne e dia a loro gambe in piena forma. Cruda, grattugiata o come succo, è indicata per bambini- adolescenti- convalescenti, donne incinte e anziani. La polpa fresca usata come cataplasma è emoliente e cicatrizzante, come maschera di bellezza tonifica e nutre la pelle. Viene consigliata in tutti i stati di debolezza, anemia o malattie da carenze vitaminiche. Utile per la vista e in tutti quei casi dove bisogna migliorare la capacità visiva, tipo per gli automobilisti, aviatori e marinai, o anche semplicemente per coloro che sono miopi. Diuretica, emolliente fortemente vermifuga, ma potremo consumarla anche quando il fegato non funziona bene. Non buttare via le foglie e i gambi, dopo averli ben lavati possono essere utilizzati  per aumentare il valore nutritivo delle minestre. Il decotto e gli sciacqui hanno una forte azione antisettica per il cavo orale. Il suo nome scientifico è Daucus Carota L. è una pianta biennale dai fusti eretti e pelosi i fiori si raggruppano in ombrelle di colore bianco - rosato o purpureo.
La carota ha più virtù se viene consumata cruda in quanto conserva le vitamine. Quando però viene cotta, passata e leggermente salata può essere molto efficace contro le diarree dei bambini eliminando per un certo periodo il latte, per poi tornare progressivamente all'alimentazione normale.
Il succo fresco, una dose di circa uno o due bicchieri al giorno, con un po' di miele o qualche goccia di limone è un ottimo rimedio contro i mali di gola, o quando ci si sente poco in forma.
Possono essere fatti degli impiastri schiacciando la carota e applicandola  sotto una garzina, sopra scottature o eczemi: ripetere per diverse volte al giorno.
Ritenzione urinaria- un litro di acqua dove si aggiungono 30 g. di  carote. Si toglie dal fuoco, si filtra, si lascia raffreddare, 3 tazze al giorno dopo i pasti.
Avitaminosi- si gratta o si passa una carota cruda, si aggiunge olio o succo di limone.

La Malva- Il suo nome scentifico è Malva Silvestris L. Si riconosce per i suoi fiori con 5 petali distanziati, rosa o violacei e si trova in terreni molto azotati. Dall'VIII secolo a.C. iniziò ad essere usata come alimento e rimedio medicamentoso. Se ne mangiavano i germogli e si dice che Cicerone ne consumasse in grandi quantità. E secondo Plinio un bicchiere del suo succo evitava malesseri per tutto il giorno. I Pitagorici la consideravano una pianta sacra, che liberava gli uomini dalle passioni. La Malva rientra nella composizione della tisana dei quattro fiori, che viene composta con sette piante- rosolaccio, farfara, piede di gatto, verbasco, altea, viola mammola. Contiene Mucillaggini, antocianina, olio essenziale, tennino, vitamina A- B1- B2- C. Biennale o perenne, con fusto eretto e foglie di colore scuro e peli ruvidi, fiorisce in Primavera e in Estate. Le foglie si raccolgono in Estate, più tardi  le Radici, mentre i Fiori da Aprile a Ottobre. Le radici vanno essiccate al sole o al forno, le foglie e i fiori si devono far essiccare al riparo dai raggi solari e conservati in vaso di vetro. Nei tempi antichi le nostre nonne andavano a malva, per preparare grandi minestroni, questa era particolarmente indicata per anziani e bambini, ma anche agli altri non è che facesse male. Le sue foglie venivano utilizzate come contorno per la carne, lessate come gli spinaci. La Malva è un'ottima pianta per curare le infiammazioni, la sonnolenza, mal di testa, disturbi renali, è calmante e facilita l'eliminazione di ogni genere di tossine. Ottima per il mal di stomaco, tosse, raffreddore, bronchite, morbillo e scarlattina. Ma questa pianta è da sempre usata per la stitichezza e le infiammazioni degli organi genitali. La radice di Malva può essere data da masticare ai bambini per proteggerli dalle malattie infettive e per rinforzare le gengive, facendo attenzione che non vengano staccati pezzi che possano soffocarlo, controllando ogni tanto la radice stessa. La radice è un ottimo dentrificio per gli adulti e protegge dalle afte alla bocca. Per uso esterno può essere utile per pruriti della pelle, per eliminare foruncoli e ascessi, gotta e reumatismi. Come detergente della pelle aiuta a risolvere problemi di impurità, acne, couperose, macchie scure dell'età.
Tosse, raffreddore, bronchite- 15 pizzichi di fiori o 20 foglie o 30 di radici pestate, oppure 20 di miscela delle tre parti, in un litro di acqua. 3/4 tazze al giorno.
Per infiammazioni apparato digerente- stesse dosi come sopra.
Bagni mani e piedi-enteriti, coliche renali, vertiggini, una manciata di pianta intera per litro di acqua.
Scottature, punture insetti, acne, eruzioni della pelle, faringiti, vaginiti- Una manciata di pianta intera per litro di acqua. (uso esterno)
Dentifricio e disinfettante della bocca- Si usa la polvere di radici.
Mal di gola- due manciate di pianta in una tazza di acqua bollente, si filtra dopo 10 minuti e si fanno i gargarismi, quando l'acqua è tiepida.
Le foglie possono anche essere consumate fresche in insalata.

Spero che anche questa volta abbiate trovato qualche indicazione  utile, ma per maggiori chiarimenti e sulle modalità d'uso e consumo delle erbe, rivolgersi sempre ad un bravo erborista o persona esperta. Le indicazioni che trovate riguardo le erbe fanno parte della tradizione popolare. Le foto non corrispondono alle piante di cui abbiamo parlato, ma sono state scelte solo perchè "belle".

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